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Di Padre In Figlio - La Lazio festeggia il quarantennale del primo scudetto
ROMA, 13 MAGGIO 2014 – Quarant’anni, un altro scudetto e una storia costellata da meravigliosi trionfi e grandi sconfitte separano la Lazio del 1973/74 da quella di adesso. Alcuni dei grandi protagonisti del primo, sofferto scudetto biancoceleste oggi non ci sono più, ma il loro ricordo e la memoria delle loro imprese continuano a vivere nell’animo dei tifosi laziali.
A quarant’anni esatti da quel 12 Maggio 1974, una grandiosa manifestazione è stata organizzata per ieri sera allo Stadio Olimpico di Roma, dove si sono incontrate tre squadre formate da alcuni dei protagonisti dei più importanti momenti della storia laziale: la squadra dello scudetto del 73/74; la squadra della Lazio dei -9 e quella dello scudetto del 2000. Sul campo le vecchie glorie della Lazio di allora e, in sostituzione dei campioni che non ci sono più, sull’erba verde dell’Olimpico hanno corso i figli dei colossi della storia biancoceleste. Fra tutti, spiccano George Chinaglia, figlio del recentemente mancato pupillo di Tommaso Maestrelli, Giorgio Chinaglia, giunto dagli USA per onorare la memoria del padre e per ringraziare, in un italiano teneramente stentato, i tifosi laziali per il grande affetto; e Stefano Re Cecconi, figlio del compianto e mai dimenticato Luciano.[MORE]
Presenti anche i campioni della storia recente e alcuni giocatori della squadra attuale. Primo fra tutti Alessandro Nesta, lo storico capitano giunto da Miami per partecipare all’evento; poi l’ex giocatore e poi allenatore biancoceleste Roberto Mancini; i campioni del mondo Massimo Oddo e Angelo Peruzzi e gli amatissimi Stefano Fiore, Bernardo Corradi, Sinisa Mihajlovic e Dejan Stankovic. Fra i giocatori della squadra attuale erano presenti Stefan Radu, Keita Baldé Diao e il capitano Cristian Ledesma.
All’evento hanno partecipato anche l’ex presidente della società, Sergio Cragnotti, il Presidente della Polisportiva S.S. Lazio, Antonio Buccioni, e la famiglia di Gabriele Sandri, il tifoso biancoceleste ucciso in una stazione di servizio nei pressi dello svincolo autostradale di Arezzo l'11 novembre 2007, mentre era in viaggio per assistere ad una trasferta della squadra. Ha invece brillato per la sua assenza Claudio Lotito, attuale e contestatissimo Presidente della Lazio Calcio.
Al memorial hanno partecipato ben 65mila tifosi. Splendide le coreografie realizzate dalla Curva Nord e dalla Curva Tommaso Maestrelli, intitolata all’amatissimo e indimenticabile allenatore del primo scudetto, il “maestro”, probabilmente il più amato mister nella storia biancoceleste. Straordinaria, e completamente diversa da quella delle ultime settimane, l’atmosfera all’interno dello stadio Olimpico, dove i tifosi e i campioni del passato hanno dato una splendida e commovente manifestazione di amore puro, pulito e incondizionato per il calcio italiano.
(foto www.barbadillo.it)
Elisa Lepone