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Di Maio smentisce Savona: "Il governo non uscirà dall'euro"

ROMA, 11 LUGLIO – Luigi Di Maio contro il ministro per gli Affari europei Paolo Savona. In un’intervista a Omnibus di la7 il vicepremier risponde a una domanda specifica sulla possibile uscita dell’Italia dalla moneta unica: "Oggi le posso dire che non ci sto pensando e il governo non sta lavorando a questo. Non possiamo immaginarlo nemmeno per un attimo".

Parole nette che sottintendono una posizione solida del nostro Paese all’interno dell’eurozona, a differenza di quanto detto dal ministro Savona ieri in Parlamento, affermando la necessità che l’Italia “deve essere pronta a tutto”. “Il governo - prosegue Di Maio - non vuole uscire dall'euro. Se poi gli altri cercheranno di cacciarci non lo so, ma questo non è la nostra volontà, ne metteremo gli altri nelle condizioni di farlo". L’unico punto di raccordo tra i due ministri è il ruolo che deve assumere la Bce, posizione confermata dal vicepremier durante l’intervista: “Se siamo nell'Unione Monetaria - aggiunge - la Bce deve fare realmente come una banca europea, cambiando lo statuto in modo da atteggiarsi veramente da banca centrale".[MORE]

"Non siamo ai mondiali ma almeno tifiamo Italia – continua di Maio - e cerchiamo di ottenere risultati anche per ridurre il debito, che è salito perché non sono stati fatti interventi. E si rispetti una ricetta che è quella degli investimenti e non dell'austerity". Sul tema del lavoro e in particolare sui voucher, il ministro spiega: "Se servono per sfruttare i nostri ragazzi e i meno giovani non vanno bene. Se vogliamo discutere di specifiche mansioni in agricoltura e turismo sono d'accordo". Mentre il democratico Graziano Delrio gli risponde affermando che le sue idee di riforma altro non porteranno che alla diminuzione dei posti di lavoro. "Di Maio non aiuterà i precari ad esser stabilizzati. Con le cose che propone nel decreto dignità lui farà in modo che le imprese, le piccole imprese, licenzino i ragazzi che sono assunti a tempo determinato", ha detto il deputato democratico.

Federico De Simone

Fonte immagine: ilpost