Politica
Di Maio: "Salvini? Una relazione complicata, è colpa sua se si torna a votare"
ROMA, 8 MAGGIO – Ancora incertezze e scontri sul fronte politico italiano. Dopo l’invito del Presidente Mattarella di instaurare un governo “neutrale, di servizio, di garanzia” arriva il no secco di M5S e Lega. Il leader del Carroccio non ha cambiato la sua posizione: “Governo di centrodestra o voto in estate” ha ribadito ieri in serata. E le elezioni in estate sembra essere l’unico argomento su cui i due partiti che hanno ottenuto più voti il 4 marzo si ritrovano d’accordo.
"Volevo capire se Salvini c'era o ci faceva e per 55 giorni ho provato a proporgli un governo assieme. L'unica cosa che gli ho chiesto è staccati da Berlusconi ma lui ha preferito Berlusconi a tutto questo. Ne risponderà alla storia e agli italiani soprattutto alle prossime elezioni perché se si sta andando al voto è perché lui ha scelto la restaurazione alla rivoluzione" - ha dichiarato Di Maio a radio Rtl 102.50 - "Il mio rapporto con Salvini? Mi ricorda quello stato di Facebook, una relazione complicata. La Lega è una forza con enormi potenzialità ma se non è libera non può fare nulla per questo Paese”.[MORE]
Riguardo alla possibilità di un governo tecnico il leader del M5S risponde: “Noi un governo neutrale non lo votiamo perché significherebbe portare al governo persone che non hanno una connessione con la popolazione”. Più favorevole sembra essere invece alle elezioni a luglio: "Probabile che con il voto si vada a finire al 22 luglio, deciderà Mattarella. Gli italiani sceglieranno se questa classe politica deve restare a dettare le condizioni guardando ai propri interessi”. E prevede che i protagonisti assoluti delle elezioni saranno i pentastellati e i leghisti, mentre Pd e Fi "andranno sempre più verso un decremento dei voti e ciò permetterà una polarizzazione, ovvero: agli italiani di scegliere tra un cambiamento e un finto cambiamento". E fa già una promessa agli elettori: "vogliamo aggiungere un risultato, l'abolizione dei vitalizi alla Camera. Se lo facciamo credo che avremo segnato un primo punto". La campagna elettorale sembra essere già iniziata.
Il Pd sembra essere invece favorevole alla posizione del Presidente della Repubblica riguardo a un governo tecnico: “Abbiamo detto subito che avremmo cercato di dare una mano al presidente" – ha detto il segretario reggente Martina – “Io mi auguro che 5 Stelle e centrodestra riflettano con un passo verso la responsabilità. Abbiamo avuto presunti vincitori che hanno raccontato agli italiani soluzioni facili, veloci, nuove. E alla fine siamo tornati al punto di partenza. Abbiamo subito una sconfitta pesantissima, ma c'è da riflettere su incapacità e irresponsabilità di queste forze", conclude Martina. Il no di Salvini e Di Maio a Mattarella è una delegittimazione del presidente della Repubblica? "Io ho trovato totalmente irrispettoso che due leader si trovino e ipotizzino la data del voto - conclude Martina - ci sono regole istituzionali che non vanno valicate. Consiglio loro di fermarsi. Siamo al gioco dell'oca".
Federico De Simone