Di Maio: "Non diamo soldi per stare sul divano.Reddito di cittadinanza per 8 ore di lavoro gratuite"
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ROMA, 22 GIUGNO – Luigi Di Maio torna a parlare del reddito di cittadinanza, punto chiave della campagna elettorale cinquestelle per le elezioni del 4 marzo. Questa volta il vicepremier si rivolge all’Uil, affermando che "Dobbiamo lavorare insieme, da soli non si va da nessuna parte”. "Obiettivo del reddito di cittadinanza non è dare soldi a qualcuno per starsene sul divano - spiega il ministro del Lavoro in risposta alle obiezioni che arrivano dai leghisti - ma è dire con franchezza: hai perso il lavoro, il tuo settore è finito o si è trasformato, ora ti è richiesto un percorso per riqualificarti e essere reinserito in nuovi settori. Ma mentre ti formi e lo Stato investe su di te, ti do un reddito e in cambio dai al tuo sindaco ogni settimana 8 ore lavorative gratuite di pubblica utilità".
Nel frattempo il decreto Dignità, “la prima misura di questo governo”, “avrà inizio la prossima settimana. La norma "eliminerà la burocrazia per le imprese, ci sarà un intervento sul precariato - soprattutto dei più giovani - vieteremo pubblicità sul gioco d'azzardo e interverremo sulle delocalizzazioni, c'è un sacco di gente che viene lasciata in mezzo alla strada perché le aziende straniere vengono qui in Italia prendono soldi pubblici e poi se ne vanno all'estero", ha concluso. [MORE]
Ieri a Lussemburgo Di Maio aveva auspicato un’accelerazione della fissazione del reddito di cittadinanza già a partire dal 2018 utilizzando fondi Ue. Affermazioni che non hanno ritrovato riscontro nelle parole del Ministro dell’Economia Giovanni Tria: “"Per il 2018 i giochi sono quasi fatti. Con di maio non sono mai entrato in questi dettagli, non mi ha mai espresso questa idea - ha spiegato - quindi non posso dire né che sono a favore né che sono contro. Dicendo che per il 2018 i giochi sono quasi fatti intendo che adesso occorre agire molto rapidamente con interventi di riforma strutturale che non hanno costi e tra questi il decollo degli investimenti pubblici". Anche le regioni sono andate contro i propositi del vicepremier, guidate da Catiuscia Marini, governatrice dell'Umbria e coordinatrice della commissione Affari Europei della Conferenza delle Regioni. Ritengono infatti che i fondi utilizzabili da Di Maio possano essere quelli del Fondo sociale europeo- Plus: "Il governo trovi risorse aggiuntive, non si possono sottrarre fondi già assegnati. Siamo pronti al confronto con il ministro - dice Marini - auspicando che ci si impegni per rafforzare le risorse per il sostegno al reddito e non per cancellare gli interventi che già si realizzano territorialmente per le politiche attive del lavoro".
Federico De Simone
Fonte immagine: skytg24