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Di Maio: "No alla riforma sul copyright. 30 minuti di Internet gratuito per tutti"

ROMA, 26 GIUGNO - Luigi Di Maio ha spiegato che la riforma del copyright prevista dall'Ue sarebbe "un grave pericolo" e che potrebbe mettere "un bavaglio alla rete". "Ci opporremo con tutte le nostre forze", ha sottolineato il vicepremier. [MORE]


Intervenendo in occasione dell'Internet Day organizzato dall'Agi alla Camera, il leader pentastellato ha detto la sua sugli articoli 11 e 13 della nuova legge sul copyright: "La scorsa settimana, nonostante i nostri deputati abbiano provato ad opporsi in tutti i modi, è passata una linea che maturava dopo almeno due anni di contrattazioni".


Secondo Di Maio l'articolo 11 "prevede un diritto per gli editori, i grandi editori di giornali, di autorizzare o bloccare l'utilizzo digitale delle loro pubblicazioni introducendo anche una nuova remunerazione per l'editore, la cosiddetta link tax": ciò varrebbe anche per le anteprime di articoli condivisi sui social, che riportano il titolo e le prime righe del pezzo. "Quelle tre o quattro righe verrebbero tassate", spiega il ministro del Lavoro.


Sull'articolo 13 Di Maio è ancora più duro: "è più pericoloso. Impone alle società che danno accesso a grandi quantità di dati di adottare misure per controllare ex ante tutti i contenuti caricati dagli utenti". Secondo il ministro la decisione su cosa pubblicare o no ricadrebbe su delle "multinazionali, che spesso nemmeno sono europee". "Se non è un bavaglio questo ditemi voi cos'è un bagaglio", ha detto Di Maio.


Il capo politico dei 5 stelle ha spiegato che il governo proverà ad opporsi a questa direttiva, prima al Parlamento europeo e, in caso, valutando l'ipotesi di non recepire la norma. "Faremo tutto quello che è in nostro potere", spiega.


Di Maio ha concluso il suo intervento con una proposta sull'accesso a Internet: "Dev'essere un diritto primario di ogni cittadino". Il vicepremier ha detto di immaginare "uno Stato che interviene e fornisce gratuitamente una connessione a Internet di almeno mezz'ora al giorno a chi non può ancora permettersela". "La rete è al centro del cambiamento - ha ribadito Di Maio - e questo cambiamento non può più aspettare".

fonte immagine giornalettismo.com


Danilo De Rosa