Politica
Di Maio e Salvini all'indomani della bocciatura del Def: "Avanti per la nostra strada senza cambiame
ROMA, 10 OTTOBRE - “Ascoltiamo tutti, ma gli italiani ci chiedono di tirare dritto”. È il coro unanime dei vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, all’indomani della bocciatura che l’ufficio parlamentare di bilancio ha riservato al Def. Salvini aggiunge che “cresceremo anche di più del 2%, non dell'1,5%”. “Cambiare l'impostazione della manovra sarebbe tradire i cittadini”, sostiene invece Luigi Di Maio.
Nella notte, intanto, c’è già stato un primo vertice sul Def a Palazzo Chigi: presenti, oltre ai due vicepremier, anche il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Tria e il sottosegretario Giorgetti. Salvini fa sapere che “stiamo limando, aggiungendo, migliorando:legge Fornero, pace fiscale, riduzione delle tasse”. “Chi si ferma – ha aggiunto – è perduto”.
È chiaro che a Palazzo Chigi si stia lavorando a degli aggiustamenti. “Per quanto riguarda il mio ministero – dichiara ancora Salvini – conto di risparmiare almeno mezzo miliardo di euro di spesa corrente alla voce accoglienza e immigrazione. E di questo mezzo miliardo circa 380 milioni andranno in assunzione di forze dell'ordine. Per fare questi conti devi essere preciso e i conti noi li stiamo facendo in maniera precisa".
Il governo, dunque, non si ferma. La linea dura è confermata dal premier Conte: “I numeri della manovra di bilancio non sono assolutamente in discussione, anzi la manovra stessa si rafforza con il piano di investimenti per il Paese, di cui domani discuteremo insieme alle principali aziende di Stato nel corso della cabina di regia qui a Palazzo Chigi”.
Claudio Canzone
Fonte foto: ilpost.it