Interviste
Di Maio attacca i sindacati. La replica del segretario generale Selp, Giovanni Centrella
ROMA, 2 OTTOBRE – Giovanni Centrella, segretario generale del Sindacato Europeo Lavoratori e Pensionati (Selp), replica alle affermazioni di Luigi Di Maio riguardanti il rapporto tra lavoratori e sindacati e loro peso sull’economia del nostro Paese.[MORE]
Circa la dichiarazione di Di Maio riguardante la troppa vicinanza dei sindacati alla politica, e conseguentemente la troppa lontananza degli stessi ai lavoratori, Dottor Centrella lei pensa che sia davvero così? Qual è il vero rapporto che c’è tra sindacati e politica?
"Non possiamo negare che una parte di verità c’è. Che ci sia lontananza tra lavoratori e sindacato è un fatto vero ma dovuto al veloce cambiamento nel mondo del lavoro. I vari governi che si sono succeduti hanno precarizzato il mondo del lavoro, pertanto c’è una responsabilità che i lavoratori danno al sindacato. In quanto al rapporto tra sindacato e politica non è affatto vero".
Segretario Centrella, secondo quanto riportano le dichiarazioni dell’onorevole Di Maio, i vostri stipendi sono “da capogiro e sfiorano i 300mila euro l’anno”, in disallineamento con la rappresentanza dei lavoratori e della tutela dei giovani. Secondo lei l’adeguatezza del sistema retributivo dei sindacati è poco allineato con il compito di tutela e salvaguardia dei lavoratori?
"Non mi risultano stipendi di questo tipo, bisogna capire a cosa si riferisca Di Maio, questa dichiarazione mi sembra tanto un buttare il sasso nello stagno e vedere cosa succede".
Dottor Centrella, alle domande di Di Maio in merito al compito svolto dai sindacati, cioè: “Del nuovo lavoro che arrivava, quello intermittente, precario e autonomo partorito da provvedimenti autolesionistici del Pd e sostenuti anche dal centrodestra, chi si n'è occupato? E in che modo?”, cosa risponde?
"Le ho risposto già prima, il sindacato non ha saputo incidere su questi provvedimenti. Proprio questo sta allontanando i lavoratori dal sindacato. Ma Non vedo però idee concrete in ciò che dice Di Maio".
Con riguardo ai “bilanci trasparenti, senza nessuna opacità”, ed “ai lavoratori che debbano partecipare all'impresa e che siano forniti loro gli strumenti adatti per la propria salvaguardia”, Dottor Centrella, pensa che realmente ci siano possibilità di nascondere nei bilanci delle ingiustizie nei confronti dei lavoratori dipendenti? Pensa che oggi, nel 2017, i dipendenti non siano in grado di salvaguardare la loro posizione al meglio?
"Sono d’accordo con i bilanci trasparenti e pubblici, ma cosa c’entra con la salvaguardia dei lavoratori? E soprattutto il lavoratore è libero di scegliere dove iscriversi e versare liberamente la quota sindacale. Con molta onestà da chi si candida a Guidare il Paese mi aspetto molto di più".
Parlando in termini attuali della situazione dei lavoratori in Italia, Dottor Centrella, secondo Lei qual è la soluzione per una concreta diminuzione dei lavoratori che si trovano a dover accettare lavoro sottopagati o in cassa integrazione? Come vede la situazione economica italiana tra 10 anni in relazione a questo fenomeno?
"Il mondo del lavoro paga una politica economica che non avvantaggia l’occupazione. Tutti i governi che si sono succeduti dicono di aver abbassato il costo del lavoro. La cosa non è vera. Le buste paga dei lavoratori sono ferme, al contrario di ciò che dicono i nostri Presidenti del Consiglio che si sono succeduti. La vera politica per il rilancio dell’occupazione è una sola. Più soldi nelle tasche dei lavoratori e pensionati. Così si può spendere di più, poi più spende, più si produce e se si produce di più aumentano i posti di lavoro. Questa è l’unica politica per far crescere l’ occupazione".
Giovanni Napolitano
Si ringrazia per la collaborazione il segretario generale Selp Giovanni Centrella.