Cronaca

Devastata fondazione Falcomatà: reazioni e commenti

REGGIO CALABRIA 25 APR - Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore intende, con la presente, esprimere il più profondo disprezzo nei confronti degli autori degli atti vandalici che hanno distrutto la sede della fondazione Falcomatà.
Come spesso accade in questa città la mano dell’inciviltà non si ferma nemmeno in tempi di coronavirus: auspichiamo pertanto che gli autori del vile gesto vengano al più presto assicurati alla giustizia.

Al tempo stesso, ci sentiamo di condividere stavolta l’appello del sindaco Falcomatà al fine di far rientrare in Calabria i fuorisede che da 1 mese e mezzo, e senza alcun sostegno economico, non possono fare ritorno a casa: se in un primo momento i rientri dopo l’8 marzo hanno generato la rabbia di molti e provocato la quasi totalità dei contagi presenti nella nostra regione è giusto sostenere chi, rispettando DCPM e ordinanze, è rimasto isolato al nord lontano dalle proprie famiglie e senza lavoro.
Non possiamo consentire, come afferma giustamente Falcomatà, che chi rispetta la legge debba sempre essere penalizzato e passare per il “fesso di turno” a dispetto di quei furbetti che non rispettando nemmeno la quarantena hanno causato contagi e diverse morti.
Ci uniamo pertanto all’appello lanciato anche dalla federazione di Catanzaro della Fiamma Tricolore alla governatrice Santelli al fine di consentire il rientro dei fuorisede predisponendo un piano che, ad esempio, potrebbe prevedere, come già accade in Cina per chi proviene dall’estero, un periodo di quarantena controllata di 15 giorni magari in hotel all’uopo destinati.

*** La Federazione provinciale reggina del Partito Socialista Italiano, in una nota, "esprime solidarietà al Sindaco Giuseppe Falcomatá, ed alla famiglia, per l'atto vandalico compiuto presso la sede della Fondazione Falcomatá. Riteniamo - afferma il segretariato provinciale Giovanni Milana - che la politica debba orientare i propri obiettivi ad azioni positive esemplari. La figura di Italo Falcomatá rappresenta per tutti noi un esempio umano e politico non replicabile e per tale ragione il gesto compiuto assume un disvalore assoluto da condannare con ogni mezzo a nostra disposizione. Primo fra tutti la Resistenza di fronte alla deriva dei valori fondamentali del rispetto e del vivere civile".

***  È un episodio grave che non può macchiare la memoria di un grande uomo e politico della nostra regione”. È il commento del sindaco, Sergio Abramo, in merito all’atto vandalico che ha colpito la sede della fondazione Italo Falcomatà, a Reggio Calabria.

Abramo ha rivolto solidarietà e vicinanza a Giuseppe Falcomatà, alla presidente della fondazione, Rosetta Neto-Falcomatà e alla figlia Valeria. “Mi dispiace profondamente dover constatare che alcuni delinquenti abbiano voluto colpire un luogo simbolo di una stagione di rinascita per Reggio e per la Calabria. Non so chi sia stato e perché l’abbia fatto, ma penso che solo un pazzo potesse essere capace di violare la sede di una fondazione che ricorda un galantuomo come Italo Falcomatà, stimato e apprezzato da tutti, non solo da chi faceva parte del suo schieramento politico. Mi auguro – ha aggiunto Abramo - che venga presto individuato e punito l’autore (o gli autori) per rendere giustizia a Italo, con cui avevamo instaurato una solida amicizia e una bella sinergia istituzionale, e all’intera Calabria”.

*** "Il Partito Repubblicano reggino esprime la più sincera solidarietà alla famiglia Falcomatà per quanto accaduto presso i locali della Fondazione intitolata ad Italo, condannando con forza i vandali che hanno compiuto l'atto. Il danno economico è ingente, ma quello morale, etico, civile e legale lo è immensamente di più. Reggio ed i reggini non possono permettersi di restare indifferenti e lasciare carta bianca ad una criminalità, che inesorabilmente rischia di sopire la coscienza civile ed annientare il senso d'indignazione dei cittadini". Lo afferma Demetrio Giordano, segretario della sezione "R.Sardiello" di Reggio Calabria del Pri. 

*** "Appresa la notizia degli atti vandalici che hanno devastato la sede della fondazione Italo Falcomatà, non possiamo e non vogliamo stare in silenzio rispetto a quanto accaduto. La barbarie, la violenza, l'ignoranza di simili azioni non può che suscitare indignazione e riprovazione in chiunque appartenga ad una comunità che possa essere definita civile in uno stato di diritto. Non sappiamo quale sia il movente né l'obiettivo degli autori di questa ignobile incursione, ma senza alcun dubbio manifestiamo la nostra sincera solidarietà al Sindaco Falcomatà, nonché figlio dell'ex primo cittadino cui la fondazione è stata dedicata. Ci saranno altre sedi e altri tempi per dibattere sulle differenze di vedute rispetto l'azione amministrativa, ma oggi, a nostro avviso, è importante condannare con un'unica voce l'idiozia ed essere vicini alla persona che ha subito un gesto tanto vile. Ci auguriamo che gli autori vengano puniti al più presto e severamente e, che in futuro, vengano predisposte tutte le misure idonee per garantire una maggiore sicurezza delle persone e dei loro beni". Lo afferma il candidato sindaco Fabio Putortì di MITI Unione del Sud e della sezione Comitato pro aeroporto dello Stretto. 

*** "Ci stringiamo attorno alla famiglia Falcomatà nel manifestare solidarietà incondizionata alla luce del vile atto intimidatorio perpetuato ai danni della Fondazione Falcomatà da ignoti e di cui auspichiamo che presto posa essere fatta luce per l'individuazione di mandanti ed esecutori". Lo afferma Miriam Noemi Idone consigliere comunale a Campo Calabro e coordinatrice metropolitana di Anci Giovani Reggio Calabria. "In questi anni - prosegue - è emerso come spesso e volentieri gli amministratori siano stati vittime in tanti, troppi casi, di atti intimidatori afferma la Idone ma è evidente che colpire e devastare la sede della Fondazione Falcomatà è un affronto a Reggio Calabria ed alla memoria della città. Il messaggio di amore e di speranza che Italo Falcomatà ha sempre veicolato per il suo territorio tanto da aprire una stagione che da tutti è stata definita la Primavera di Reggio Calabria conclude la Idone rimane un messaggio talmente forte ed intenso per contenuti e senso profondo del suo agire che niente e nessuno può scalfirlo o indebolirlo". 

*** "Con la complicità del buio i vili assumono coraggio, essendo degli uomini piccoli incapaci di reprimere le proprie debolezze. La vandalizzazione della sede della Fondazione Italo Falcomatà è un oltraggio alla memoria storica di questa città. Le attività culturali con le quali è tenuto vivo il ricordo del compianto Sindaco della città - siamo certi - continueranno con l'intensità e con la capacità sociale di sempre. Un abbraccio alla moglie Rosetta e ai figli Valeria e Giuseppe". Lo affermano il Presidente e i dirigenti di Nuova Solidarietà 

*** L'Arci provinciale di Reggio Calabria esprime "una ferma condanna per l'inaccettabile e barbaro gesto che colpisce non solo la famiglia Falcomatà ed i volontari della Fondazione ma ferisce l'intera comunità di Reggio Calabria. Se la vandalizzazione della sede della Fondazione vuole essere l'illusorio tentativo di rimozione del ricordo del sindaco Italo Falcomatà, dell'eredità morale e dell'esempio indelebile di riscatto e legalità della nostra città che egli rappresenta - lo afferma l'Arci Reggio Calabria- esso non potrà sortire alcun effetto. Confidiamo nell'operato delle Forze dell'Ordine affinché vengano individuati al più presto gli autori di tale vile azione". 

*** Il Commissario Massimo Ripepi unitamente al Coordinamento e i Circoli della Federazione Città Metropolitana di Fratelli d'Italia esprimono "solidarietà al primo cittadino e alla sua famiglia. La devastazione perpetrata a danno della Fondazione intitolata a Italo Falcomatà, Sindaco di Reggio Calabria dal 1993 al 2001, è un gesto vergognoso, qualunque sia stata la inspiegabile e ingiustificabile causa scatenante, che indigna l'intera comunità reggina. Non c'è distanza politica, laddove è giusto riprovare la meschinità di chi ha voluto sporcare il ricordo di Italo Falcomatà. La Federazione ringrazia le Forze dell'ordine per quanto certamente faranno per assicurare i colpevoli alla giustizia". 

*** La FP CGIL Reggio Calabria - Locri esprime "piena vicinanza e solidarietà al Sindaco Giuseppe Falcomatà e a tutta la comunità di Reggio Calabria offesi dagli atti vandalici perpetrati, negli ultimi giorni, nella sede della Fondazione Italo Falcomatà".

Un'azione sporca e vigliacca!" queste le parole di Silvana Velonà, presidente dell'Accademia del Tempo Libero di Reggio Calabria che prosegue: "Voglio far giungere al Sindaco Giuseppe Falcomatà e alla famiglia, la mia solidarietà e quella di tutta l'Accademia. Questo deprecabile atto rappresenta tutto ciò che va combattuto con ogni mezzo, perché palesa totale assenza di valori e ideali. È un atto vile, perché ha inteso colpire la memoria di una persona che non c'è più, e che tanto ha dato a questa città, non solo come amministratore, ma anche come uomo. È un atto grave perché attacca un ideale di legalità, correttezza, altruismo. La mia speranza è che molti degli oggetti si possano recuperare perché cari ricordi di famiglia, prima ancora che testimonianza storica del nostro passato, e che gli autori di cotanto scempio possano presto essere assicurati alla giustizia. Al nostro Sindaco e a tutta la sua famiglia giunga il sostegno e l'ideale abbraccio del direttivo dell'Accademia". 

*** La FP CGIL Reggio Calabria - Locri esprime "piena vicinanza e solidarietà al Sindaco Giuseppe Falcomatà e a tutta la comunità di Reggio Calabria offesi dagli atti vandalici perpetrati, negli ultimi giorni, nella sede della Fondazione Italo Falcomatà. Condanniamo fermamente chi si è reso artefice di un'azione così vile e deprecabile. Il registrare, ancora oggi, episodi simili evidenzia come la Reggio bella e civile che si caratterizza per i suoi cittadini onesti disturba ed è vista come un ostacolo da chi vive di 'altro' e tenta di dequalificare, in tal maniera, un'intera città pensando di o, probabilmente, desiderando di poter cancellare la sua storia, rendendola forse il regno di nessuno. La segreteria FP CGIL respingendo ogni tipo di violenza e sopruso alle persone e alla memoria della nostra terra, si stringe, intorno alla famiglia Falcomatà, consapevole dell'alto valore affettivo e simbolico ricoperto dalla Fondazione, nata non soltanto per onorare la memoria del Sindaco Italo Falcomatà, il più amato nella storia della nostra città, che diede inizio alla cosiddetta 'Primavera di Reggio', in prima linea nel combattere contro la mafia per dare una nuova speranza di cambiamento ai suoi concittadini, ma, altresì, per portare avanti la sua volontà di incentivare la crescita culturale, l'integrazione sociale, incrementare la ricerca scientifica e il coinvolgimento dei giovani per costruire un futuro migliore. Nell'auspicare, pertanto, che i responsabili di un gesto così ignobile e grave vengano assicurati presto alla giustizia, confidando nell'azione, sempre puntuale, delle forze dell'ordine, che sapranno certamente far luce su quanto accaduto e individuarne gli artefici, invitiamo il mondo politico e la cittadinanza tutta a sposare il pensiero del Sindaco Italo Falcomatà "L'esempio è la fonte del pensiero successivo"". 

*** "L'atto vandalico alla Fondazione Italo Falcomatà è un gesto, che fa vergogna all'intera città di Reggio Calabria". Il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia a Palazzo San Giorgio, "esprime solidarietà e vicinanza alla famiglia Falcomatà e condanna senza mezzi termini la violenza senza volto, che nulla ha a che fare con l'espressione trasparente del dissenso. Nel ricordare Italo Falcomatà, il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, in questo momento di grave affronto, vuole essere vicino alla famiglia. Fratelli d'Italia ringrazia anche le forze dell'ordine per l'impegno volto a far immediatamente luce su questo vile atto". 

*** "La devastazione della sede della Fondazione Falcomatà non può essere derubricata come un mero atto vandalico. Invero è espressione di disprezzo e violenza verso un pensiero, uno stile, un modello considerato da alcuni "diverso", e quindi sbagliato, colpevole, da colpire. Perché è evidente che quotidianamente ormai nel nostro Paese si usino espressioni violente per attaccare chi esprime pensieri diversi. Questo si cela dietro i sentimenti antimeridionali e razzisti, ossia il pericolo di estremismi e rigurgiti fascisti e xenofobi. Dobbiamo impegnarci insieme per un cambiamento del Paese: ripartire dal lavoro, dalle famiglie, dal sentire civile; e dunque bene hanno fatto tutte le forze politiche a stigmatizzare l'ignobile gesto perché è essenziale pensare che la violenza non sia un metodo riconducibile a nessuna forza partitica e politica. Colpire la Fondazione Falcomatà è stato sferrare uno schiaffo alla famiglia del compianto Italo, alla città e a tutte quelle donne e uomini che credono nella democrazia. Per queste ragioni oltre che al Sindaco di Reggio e alla sua famiglia, esprimo la mia solidarietà a tutti coloro che oggi festeggiano il 75° anno dalla "Liberazione" dal Governo fascista e dall'occupazione nazista". Lo afferma Gregorio Pititto, segretario generale della CGIL di Reggio Calabria - Locri. 

*** "Vandalizzare un luogo che conserva la memoria degli affetti della famiglia Falcomatà e dei tanti Reggini che hanno apprezzato il ruolo e le azioni di Italo è un'azione indegna, infame. Una città che promuove le basi della convivenza civile e democratica non può permettersi di sopportate gesti tanto insensati quanto volgari. La speranza è che i colpevoli vengano subito individuati e messi nelle condizioni di espiare le responsabilità e chiedere scusa. Le battaglie per una piena coscienza del valore assoluto della legalità le condividiamo da sempre con l'amico Giuseppe e, pur nelle tante differenze politiche, gli siamo accanto con piena testimonianza di solidarietà". Lo afferma Emiliano Imbalzano, consigliere Lega Calabria con Salvini Premier di Reggio Calabria. 

Il Circolo Rhegium Julii esprime "la propria solidarietà alla Fondazione Italo Falcomatà per il vile atto intimidatorio con danni alle cose perpetrato presso la sua sede sociale. Il gesto inqualificabile colpisce ingiustamente non solo i sentimenti di una famiglia, ma l'impegno storico-culturale portato avanti dagli associati che hanno lavorato a lungo per rafforzare la memoria di ciò che una città intera non può dimenticare. La libertà si conquista anche con atti di civiltà, di tolleranza e di giustizia e questo, spiace dirlo, non appartiene al gesto di chi si è macchiato di un così grave gesto di violenza. Auspichiamo che il futuro ci riservi diversi e nuovi esempi di generosa convivenza civile e culturale perché questo non sia considerato il tempo dell'assenza, dell'odio e della disumanità

*** La devastazione della sede che ospita la Fondazione 'Italo Falcomatà' è un atto di provocazione inaudita che trova l'esecrazione di tutte le forze democratiche. Al di là della necessaria azione investigativa tesa ad assicurare alla giustizia i responsabili di questo atto delinquenziale occorre avere consapevolezza della necessità di riportare alla luce l'alto significato che ha avuto l'esperienza di governo di Italo Falcomatà". Lo afferma il coordinatore della Federazione Metropolitana di Reggio Calabria del Pd Giovanni Puccio. "Fu lui - prosegue Puccio - l'animatore che ricostruì una dignità di governo alla città. La sua azione andava oltre i confini della tradizionale politica amministrativa per far emergere un'aspirazione delle forze più sane della città. La sua visione democratica lo portò a scontrarsi con le forze della conservazione legate al vecchio conflitto sul capoluogo. Riuscì a mettere in movimento una soggettività democratica reggina che ha poi dato vita ad una trasformazione che rimane nella storia della città. Quell'opera resta ma la città ha bisogno di andare avanti su quel solco tracciato. L'atto di devastazione della sede a Lui dedicata assume un particolare significato e tanto più in prossimità delle elezioni amministrative rappresenta un 'avvertimento' che tutte le forze autenticamente democratiche e la città tutta sapranno respingere. 

Per quanto concerne il Pd, se qualcuno avesse pensato di poterlo intimidire sbaglia di grosso. Anzi all'opposto ci sentiremo ancora più impegnati a respingere le forze del revanscismo che si appellano ad un inconcludente populismo e alla divisione nazionale. Quanto è accaduto ci spinge a rilanciare l'azione positiva che in sintonia con il governo nazionale e tutte le forze democratiche, continui l'opera di ricostruzione per dare risposte di sviluppo, di lavoro e di dignità a tutta la popolazione della città e dell'area metropolitana"