Cronaca
Detenuto suicida nel carcere di Sollicciano
FIRENZE, 7 GENNAIO 2012 – Tra le molte emergenze di questo paese si è più volte sottolineato, anche nei nostri articoli,come la situazione carceraria è una di quelle che desta maggiori preoccupazioni. Sempre al centro di polemiche e dibattiti parlamentari delle condizioni dei carcerati in Italia si discute incessantemente mentre nelle carceri italiane si continua a morire. Notizia di oggi che un detenuto si è tolto la vita impiccandosi nel bagno della propria cella nel carcere fiorentino di Sollicciano.[MORE]
Il suicida è un italiano di 30 anni, detenuto da alcuni mesi con una condanna per furto che avrebbe finito di scontare tra qualche mese. il suicidio è avvenuto questa mattina, i compagni di cella dell’uomo che stavano dormendo non si sono accorti di nulla. Nessun biglietto è stato trovato.
La vicenda è stata commentata dal Garante per i diritti dei detenuti del Comune di Firenze, Franco Corleone, che si è espresso con parole dure affermando che i problemi vanno risolti alla radice e che i palliativi non bastano per far fronte a quella che è diventata una vera e propria emergenza.
Il 2012 sembra essere iniziato davvero male come male si era concluso l’anno precedente. In questi primi giorno del mese di gennaio si sono verificati diversi episodi in carceri di diverse città italiane. Un detenuto si è tolto la vita nel penitenziario delle Vallette a Torino, un detenuto morto a Trani per cause ancora da accertare, due tentativi di suicidio rispettivamente nelle carceri di Vigevano e Vasto. Il 2011 si era concluso con il suicidio di un assistente capo della Polizia Penintenziaria, Antonio Caputo di 44 anni, che si è sparato con la sua pistola di ordinanza nella sua auto. Con il suo sono saliti a 8 i suicidi di agenti penitenziari nel nostro paese. Sommati ai 66 casi tra i detenuti portano a 74 il numero dei suicidi legati alle carceri italiane in pochi mesi.
Numeri che fanno certamente impressione. 206 sono le carceri in Italia, 70 mila circa i detenuti “ stipati “ in strutture che al massimo ne potrebbero contenere poco più della metà, 38 mila gli agenti impiegati per gestire una situazione diventata ormai ingovernabile. La loro situazione è altrettanto preoccupante e i numeri dei suicidi tra le fila degli agenti penitenziari non fanno che dimostrarlo.
Donato Capece segretario del Sappe, principale sindacato di categoria, è tornato più volte a denunciare l situazione di degrado che vivono non solo i detenuti ma anche i secondini che molto spesso sono lasciati “ soli al proprio destino “. Il decreto svuota carceri presentato dal ministro della Giustizia Paola Severino non è che il primo passo secondo Capece per cui è necessario un sistema sanzionatorio diverso e la derubricazione di alcuni reati. Importante è anche l’attuazione del piano carceri che prevede la costruzione di 11 nuovi Istituti di pena e 20 nuovi padiglioni che invece sembra proseguire a rilento.
L’episodio di oggi nel carcere di Sollicciano contribuisce a rendere, se possibile, ancora più pesante la situazione.
Daniela Dragoni