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ROMA- 13 MARZO. Sotto una pioggia fitta la Roma si aggiudica il quarto derby della stagione, tra campionato e Coppa Italia. Partita non bella, nervosissima, ma è sempre il derby, a Roma. Alla vigilia della partita contro lo Shaktar Donetsk, poi persa dai giallorossi per 3 a 0, Totti aveva dichiarato: "Se devo scegliere fra questa e il derby, gioco il derby". Allora restò in panchina, oggi è stato il protagonista indiscusso.
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"Vincere oggi è stato importantissimo, battere la Lazio fa sempre un certo effetto, poi fare gol da romano e romanista verace raddoppia la soddisfazione. Venivamo da un brutto momento e sono contento per la squadra e per la gente. Sarà sicuramente l’ultimo derby per i Sensi e sono contento di aver fatto gol per loro perché sono gente che va ringraziata per quello che ha fatto. La Champions è un nostro obiettivo, poi dipende da noi quello che faremo. La dedica era per mia moglie, ieri abbiamo fatto nove anni insieme, è destino che ho fatto gol quando ci siamo messi insieme e anche oggi". Decide il capitano giallorosso nella ripresa con due gol da calcio piazzato, punizione e rigore al 69’ e 72’, torna al gol nel derby dopo 6 anni e sfoggia sotto la maglia la scritta “Sei ancora unica”; nel 2002, dopo il pallonetto sul 5-1 sempre nella stracittadina, con un “Sei unica” celebrò l’inizio, anche mediatico, della sua relazione con Ilary Blasi. Pochi brividi nel primo tempo, al 4’ Pizarro coglie la traversa, ammoniti da Tagliavento Lichsteiner e Vucinic che, diffidato, salterà la gara con la Fiorentina. Nessun cambio nella ripresa, al 56’ un contrariato Menez esce per Taddei , Floccari per la Lazio fallisce il gol di testa. Al 69’ Totti, su punizione, segna il primo centro, la partita si innervosisce. All’ 88’ su punizione dall’angolo Totti e Simplicio temporeggiano, Radu perde la testa e viene espulso per un tentativo di testata a Simplicio, si sfiora la rissa. Un minuto dopo Simplicio è atterrato in area, Totti dal dischetto trasforma un rigore potentissimo su cui Muslera non può nulla. Ottavo gol nella stracittadina, 199 in campionato per il capitano giallorosso. La Roma di Montella si porta a -2 dalla Lazio e a -4 dalla zona Champions. Per Reja è ormai maledizione, quattro derby persi di fila e qualche recriminazione. "La Lazio doveva fare di più, ma la Roma non meritava la vittoria, perché ha vinto solo per due episodi: una punizione in cui il nostro portiere era accecato dal laser e un calcio di rigore. Tra l’altro il nostro portiere ha avvisato l’arbitro che avrebbe dovuto interrompere il gioco", ha dichiarato il tecnico biancoazzurro. Sull’episodio del laser il presidente Lotito rincara la dose: “Si, lui la palla non l’ha vista, a causa del laser che lo colpiva. È stato fatto un appello a fine primo tempo, ma hanno proseguito. Al momento della punizione lui non poteva lasciare sguarnita la porta. E’ una cosa molto grave, perché crea danni agli occhi del portiere e poi inevitabilmente ha portato alla nostra sconfitta. Muslera all’inizio ha fatto presente che c’erano questi laser, poi cosa avrebbe dovuto fare? L’arbitro non ha sentito, lui l’ha chiamato ma non ha potuto più fare niente".