Politica
Depuratore consortile: prima la guerra...poi scoppia la pace! ma il problema rimane
BIANCO (RC) - Quella del depuratore consortile che serve i Comuni di Bianco (capofila), Bovalino, Casignana e Benestare è una querelle senza fine! Con l’intervento sostanzioso (1.3 milioni di euro) della Regione Calabria nel 2017/18 si pensava che tutti i problemi fossero stati risolti ma la realtà dimostra, ancora una volta, che così non è o, almeno lo è solo parzialmente, perchè come ogni cosa se poi non si provvede a mantenere lo stato di efficienza con la manutenzione appropriata degli apparati tecnici i problemi, prima o poi, saltano fuori e purtroppo sono ben visibili agli occhi e recepiti immediatamente dall’olfatto. Infatti, è di ieri una comunicazione apparsa sui social fatta dal Vice Sindaco di Bianco, Pasquale Ceratti, che lamentava disagi subiti dai bagnanti nelle precedenti 48 ore a causa di uno sversamento fognario che –a suo dire- non è dovuto ad alcuna delle pompe di sollevamento ubicate nel territorio comunale di Bianco (il controllo è stato fatto d’intesa con la Guardia Costiera del posto), ma bensi al malfunzionamento della pompa della stazione S 20.08 allocata nel comune di Bovalino. Alla luce di tale situazione –il Sindaco di Bianco, Aldo Canturi- ha invitato il primo cittadino di Bovalino, Vincenzo Maesano, a prendere gli opportuni provvedimenti del caso così come previsto dagli accordi già stipulati dai comuni consorziati; contestualmente ha avanzato l’ipotesi, avallata da sempre anche dall’attuale amministrazione bovalinese, che forse è il caso che il consorzio venga definitivamente sciolto al fine di poter operare in assoluta autonomia per il benessere di ogni singola comunità, anche perché i danni economici sopportati dal Comune capofila sono diventati “insopportabili”. Soltanto dopo qualche ora, sempre sui social, è apparso un “comunicato congiunto” dei Comuni di Bianco e Bovalino che dopo le prime schermaglie sembra siano giunte ad una soluzione condivisa del problema tant’è che è stato diramato un comunicato congiunto che riportiamo integralmente: “In merito ai fatti odierni noti, relativi alle problematiche di sversamento fognario lungo il litorale tra Bovalino e Bianco le Amministrazioni comunali intendono precisare congiuntamente quanto di seguito:
1 Bovalino e Bianco hanno collaborato attivamente negli ultimi anni alla ricerca di soluzioni definitive alla annosa questione del malfunzionamento del depuratore e delle pompe di sollevamento le cui cause come è noto vanno ricercate in scelte politiche sbagliate ed errori progettuali e di realizzazione dei lavori originari che l'intervento della Regione Calabria nel corso del 2017/2018 ha solo parzialmente risolto;
2 Bovalino e Bianco continueranno senza alcun spirito polemico a collaborare ricercando con la Regione Calabria una soluzione adeguata e definitiva a tali problemi che impediscono un sano sviluppo turistico del territorio
3 Bovalino e Bianco, come sempre, confidano nelle istituzioni affinché venga fatta chiarezza sulle ataviche responsabilità in merito a tale triste vicenda.
4 Avendo a cuore la salvaguardia dei nostri territori e il benessere delle comunità che rappresentiamo non vogliono alimentare alcun tipo di sciacallaggio politico che vuole solo fomentare sterili polemiche e ribadiamo, nonostante le difficoltà, la volontà di continuare a collaborare in sinergia.
5 L'Amministrazione di Bianco riconosce alla Amministrazione di Bovalino il ruolo di stimolo e di supporto concreto in molte iniziative ed attività sin qui avuto affinchè le problematiche fossero affrontate e risolte.
6 L'Amministrazione di Bovalino riconosce il difficile ruolo che Bianco ha dovuto svolgere da Comune capofila subendo disagi anche di tipo finanziario oltre misura nella gestione di una così complessa vicenda, per cause spesso trascendenti il proprio ruolo.
7 Entrambi le amministrazioni assicurano che gli accidentali inconvenienti verificatesi sono stati, entro i tempi strettamente tecnici, risolti tanto che il nostro mare risulta balneabile come da dati Arpacal;
8 Entrambi le amministrazioni invitano gli altri due comuni consorziati a prendere atto di tali problematiche e voler essere più partecipi nella gestione di tale complessa problematica.
Una cosa è certa, la situazione così com’è non è più gestibile ed a pagarne le conseguenze, come spesso accade, sono i cittadini. La Regione, dal canto suo per il tramite dell’Ing. Pallaria ha reso noto: “Io al momento sono all’oscuro di quello che effettivamente sta avvenendo, posso solo dire che più di quello che abbiamo fatto non possiamo fare. La rete necessita di manutenzione costante e l’unica soluzione è sollecitare l’autorità idrica affinchè ci sia un gestore unico. Ormai i Comuni non hanno più le competenze”. Jordi Doce, critico e poeta ebbe a dire: “La speranza è l’ultima a morire, ma serve solo a prolungare inutilmente l’agonia”…a buon intenditore poche parole!