Politica

Della Valle, "Politici ora basta", al posto della pubblicità delle Tod's

ROMA, 01 SETTEMBRE 2011- "Lo spettacolo indecente che molti di voi stanno dando non e' piu' tollerabile da gran parte degli italiani e questo riguarda tutti gli schieramenti politici. Il vostro agire attento solo agli interessi personali e di partito trascurando quelli del paese ci sta portando al disastro e sta danneggiando la reputazione dell'Italia". E’così che l’imprenditore Diego Della Valle ha voluto utilizzare lo spazio pubblicitario acquistato inizialmente per pubblicizzare il brand Tod’s.[MORE]

Infatti, da questa mattina il “j’accuse” dell’imprenditore toscano, dal titolo 'Politici ora basta', domina su intere pagine dei principali quotidiani in edicola. Continua aspramente Della Valle, "La classe politica si e' allontanata dalla realta', la crisi economica impone serieta' competenze e reputazione che gli attuali politici non hanno, salvo rare eccezioni. Le componenti responsabili della societa' civile che hanno a cuore le sorti del Paese lavorino per affrontare con la competenza e la serieta' necessaria questo difficile momento".

 

Conclude l'attacco Della Valle, "Alla parte migliore della politica e della societa' civile che si impegnera' a lavorare in questa direzione diremo grazie. A quei politici che si sono invece contraddistinti per la totale mancanza di competenza e di amor proprio per le sorti del Paese. Saremo sicuramente in molti a voler dire 'vergognatevi”.

 

Come era logico aspettarsi, questo attacco frontale da parte di Della Valle, ha generato reazioni contrastanti. Per Ignazio La Russa, ministro della Difesa, l’imprenditore “ha bisogno di pagare una inserzione perché quando parla senza pagare non lo ascolta nessuno”. Il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, li definisce “attacchi che mirano a sovvertire la democrazia, per sostituire la politica con i poteri forti, le lobby e i salotti”.

 

Diametralmente opposta è la reazione di un altro rappresentante del Governo, Roberto Maroni, ministro dell'Interno, il quale dichiara che “le parole di Della Valle sono da prendere in grande considerazione perche' rappresentano un grido di allarme che viene da un imprenditore che tiene alto nel mondo il made in Italy”.

 

Per il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, “E' evidente che lo sdegnoso rifiuto dei giovani industriali nei confronti della presenza di politica a Capri e adesso il manifesto di Della Valle esprimono una cosa precisa, il disegno di spazzar via le attuali forze politiche, sia quelle di centrodestra sia quelle di centrosinistra in nome non si sa bene neppure di che cosa”.

 

Diverse sono state le reazioni da parte dell’opposizione. La presidente del Pd, Rosy Bindi, ha reagito male all’iniziativa di Della Valle, associandolo al gesto delle cozze di Beppe Grillo.

 

Favorevoli al gesto, Pier Ferdinando Casini, che condivide la lettera-appello dell'imprenditore ma con un distinguo, “E' giusto che si faccia fronte comune. C'e' una buona politica e c'e' una buona imprenditoria. Ci sono imprenditori come quelli scoperti a Vicenza, che evadevano centinaia di milioni di tasse, e imprenditori bravi come Della Valle”

 

Felice Belisario, presidente dei senatori dell'Idv, sostiene che “l'appello va raccolto perche' rappresenta la punta dell'iceberg del disagio degli imprenditori italiani e fa il paio con lo strappo tra Confindustria e il governo di qualche giorno fa”.

 

Dura è l’interpretazione data dal vice presidente vicario dei deputati di Fli Carmelo Briguglio, "La paginata di Della Valle, il manifesto-ultimatum della Marcegaglia e l'uscita di Versace dal Pdl segnano l'abbandono di Berlusconi da parte del suo blocco sociale. Gli hanno suonato il gong, la partita del premier in nome e per conto degli industriali italiani e' finita. Berlusconi ne prenda atto e passi la mano”.

 
Sul fronte degl’imprenditoria, infine, espressi giudizi negativi da parte di John Elkan, che ha dichiarato, “Non e' tempo di proclami o critiche generiche. Il momento e' grave, e' importante essere concreti e avere senso di responsabilita”.

 

 Rosy Merola