Cronaca
Dell'Utri: "Mi negano i libri"
PARMA, 22 GIUGNO 2014 - Una vera tortura psicologica quella nei confronti di Marcello Dell'Utri, condannato con sentenza definitiva a sette anni di carcere. L'ex onorevole sconta nell'infermeria del penitenziario di Parma la sua pena, ma lamenta all'amico Massimo Palmizio l'assenza di libri da leggere.[MORE]
"O me ne fanno avere di più o farò lo sciopero della fame" fa sapere Dell'Utri tramite l'amico, rendendosi disponibile a un ruolo di pubblica utilità come bibliotecario del penitenziario. "Libri ne ha qualcuno con sé, ne riceverà altri quando crede dai familiari e dagli amici, come può ricevere i giornali, guardare la tv. Ha diritto a un’ora d’aria la mattina e una al pomeriggio. E poi un’ora in saletta socializzazione, struttura angusta, pochi metri di lato e due tavoli di formica, non proprio un luogo ameno"[MORE]
Una vera prova di sofferenza per Dell'Utri, che afferma di non poter vivere senza i suoi amati libri. Anche se parenti e amici portano qualcosa, non è sufficiente per la sua sete di cultura, tanto da far parlare amici e conoscenti di una vera e propria tortura.
Per lui, i libri sarebbero come l'acqua e per una persona che è già provata dalla triste situazione in cui si trova, è terrificante restare senza nulla da leggere. La notizia è stata diffusa proprio dall'onorevole di Forza Italia Palmizio, ai microfoni dell'Ansa.
Fonte: Corriere.it
Annarita Faggioni