Cerca

Delitto Via Poma: i retroscena sul suicidio di Pietrino Vanacore nel racconto del figlio

Massimiliano Riverso
Condividi:
Delitto Via Poma: i retroscena sul suicidio di Pietrino Vanacore nel racconto del figlio
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

ROMA, 28 SETT. – "Sicuramente è stato indotto al suicidio da questi vent'anni di martirio che ha dovuto sopportare: si indagava su altri, si accusavano altri ma Vanacore c'era sempre, non ce la faceva più". Mario, figlio di Pietrino Vanacore, svela in un’intervista esclusiva a Matrix alcuni dei retroscena che si celano dietro il suicidio del padre, consumatosi nelle acque tiepide dello Jonio.[MORE]

Pietro Vanacore, ex primo indiziato dell’omicidio di Simonetta Cesaroni, è stato per quasi vent’anni dipinto da media e magistrati come il killer infallibile, come l’assassino dagli occhi di ghiaccio.

Vent’anni di sofferenze con la sua foto in manette sbattuta in prima pagina sui giornali nazionali e locali, vent’anni di martirio che l’ho hanno condotto mestamente all’isolamento forzato in una piccola frazione del comune di Taranto. Poi, il progresso scientifico e la comparazione del Dna con i resti rinvenuti nella scena del crimine, l’hanno definitivamente scagionato deviando i riflettori su Raniero Busco, l’ex fidanzato della stupenda Simonetta Cesaroni.

Pietrino, nonostante l’affetto di amici e familiari che lo hanno sempre protetto dagli insolenti assalti mediatici, non era mai riuscito a superare il trauma psicologico dell’indagine e delle valanghe di accuse piovute come sassi nei suoi confronti. Pietrino, nonostante fosse stato scagionato, continuava a logorarsi lentamente sino a quel maledetto pomeriggio di marzo in cui si è tolto la vita.

Nel corso della puntata Mario Vanacore ha precisato cosa, secondo lui, ha spinto suo padre al gesto estremo: "Sono qui per mio padre,  quello che ha fatto lo ha fatto anche per difendere la famiglia, pensava di averci coinvolto involontariamente. Il fatto che avessero chiamato anche me a testimoniare, lo ha fatto star male, ha influito molto su quello che ha fatto".

L’unica incognita resta l’appello che Raniero Busco aveva rivolto a suo padre alcuni mesi prima della sua morte, perché raccontasse quello che sapeva. "Sono sicuro che non sapesse niente, gliel'ho chiesto più volte" è stato il commento lapidario del figlio.

Quanto all'idea che può essersi fatto di Raniero Busco: "Spero che non sia una povera vittima come è stato mio padre - dichiara Vanacore  - devo dire che non mi piace che scarichi su mio padre la colpa e dica che si è portato sulla tomba qualcosa".

M.R.

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Massimiliano Riverso

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.