Cronaca

Delitto di via Poma: autografi i biglietti lasciati da Vanacore

BARI - "20 anni di sofferenze e di sospetti ti portano al suicidio". C'era scritto così, su uno dei biglietti lasciati da Pietrino Vanacore prima del suo suicidio, avvenuto il 9 marzo 2010 quando fu trovato legato ad un albero per una caviglia e quindi gettato in acqua in località Torre Ovo, vicino Taranto.
Adesso una perizia calligrafica stabilisce che fu proprio la sua mente ad immaginare quelle parole e soprattutto la sua mano ad imprimerle su carta, con un tratto di penna “genuino e spontaneo, indice di uno stato d'animo privo di pressioni o costrizioni psicofisiche” come riferisce il perito Rosetta Lorusso Chicco
Vanacore è passato alla storia d' Italia tinta di giallo perchè era stato il portiere dello stabile di Via Poma, a Roma, dove il 7 agosto 1990 viene trovato il corpo senza vita di Simonetta Cesaroni, colpita da 29 colpi di tagliacarte.[MORE]

Ancora oggi il delitto è senza colpevoli, nonostante un processo che va avanti da decenni, disseminato da continui colpi di scena e rivelazioni clamorose, come un presunto interessamento della famosa Banda della Magliana nonché – addirittura – dei Servizi Segreti del SISMI (scenario poi progressivamente abbandonato dagli inquirenti).
Al momento l'unico indagato risulta essere Raniero Rusco (fidanzato di Simonetta al momento del delitto) che dovrà rispondere di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà.
Il suo legale, commentando la morte improvvisa di Vanacore, disse: “Essa è troppo vicina alla scadenza processuale per non essere collegata. E sicuramente lui non se l'è sentita di testimoniare. Lui ha vissuto con rimorso sulla coscienza questa storia, e non perché lui fosse l'autore dell'omicidio, ma perché sapeva. Evidentemente, però, non poteva parlare neanche a distanza di anni. Non se l'è sentita, insomma, di affrontare i giudici, gli avvocati e la testimonianza in aula".
Oggi giunge la notizia della autenticità dei bigliettini lasciati da Vanacore.
Il giallo, insomma, continua...

[in foto, uno dei biglietti lasciati da Vanacore – www.lastampa.it ]