Cronaca

Sarah Scazzi, confermata l'ora del delitto

AVETRANA, 2 NOV. - Il medico legale dissolve gli ultimi dubbi della Procura di Taranto sul contenuto gastrico analizzato nel corpo della piccola Sarah. “L'assenza di tracce di cibo nello stomaco di Sarah Scazzi è perfettamente compatibile con la circostanza che la giovane, poco prima di essere uccisa il 26 agosto scorso, mangiò solo un 'cordon bleu', digeribile al massimo in un'ora”.[MORE]

Questa la conclusione alla quale, secondo fonti locali, sarebbe giunto il medico legale incaricato dalla Procura di Taranto, il prof.Luigi Strada, che ha anche eseguito l’esame autoptico sul corpo della 15enne.

La conclusione del perito non escluderebbe quanto al momento ‘accertato’ dalla Procura di Taranto, ovvero che Sarah sarebbe stata sarebbe stata uccisa, tra le 14,25 e le 14.40 circa di quel maledetto 26 agosto.
In parole povere la vittima avrebbe digerito il pasto consumato prima di uscire da casa Scazzi per raggiungere l'abitazione della cugina Sabrina Misseri in via G.Deledda.

Il 26 novembre scorso Strada, intervista dai giornalisti prima di incontrare in Procura a Taranto uno dei pm titolari dell'inchiesta, Mariano Buccoliero, aveva dichiarato che l’assenza di residui organici nello stomaco di Sarah avrebbe potuto significare tre cose: che la ragazzina avesse mangiato poco e non a ridosso dell'omicidio, che avesse vomitato magari per stati d'ansia o attacchi di paniche dopo un litigio e si fossero cancellate le tracce oppure che avesse digerito lasciando residui granulosi e un liquido torbido nello stomaco.

Il medico legale avrebbe dunque dissolto gli ultimi dubbi sull’ulteriore quesito postogli dalla Procura sul contenuto gastrico, optando per la prima conclusione.