Cultura e Spettacolo
"Del Racconto, il film" : la terza edizione del cinema d'autore, negli scenari della letteratura
Mola di Bari (BA), 16-17 giugno 2012- È partito. Il treno inarrestabile del Festival del Cinema& della Letteratura “del Racconto, il Film” procede sui binari della terza edizione 2012. Direzione artistica di Giancarlo Visitilli, l’evento anche quest’anno vede la presentatrice Annamaria Minunno avanzare sul palco tra personaggi, autori, attori, pellicole, critica cinematografica, documentari ed emozioni. La duegiorni d’inizio ha coinvolto Mola di Bari, adriatica cittadina del sud barese, per continuare, domani, presso il castello di Bitritto e ancora, dopo, a Barletta. L’Inaugurazione del 16 giugno (sabato) ha portato nomi tra i più importanti della politica attuale e della televisione italiana. Nicky Vendola, Governatore della Regione Puglia e Ugo Gregoretti, critico e drammaturgo, giornalista e regista. Sotto il nome di Francesco Laudadio, regista di natali molesi, la prima serata ha raccontato, presentato, vissuto l’anima ironica, poliedrica e attenta dell’artista, tra pagine – musica e testimonianze dirette di chi l'ha conosciuto in vita e attraverso la sua arte. [MORE]Emozioni iniziali sulla musica dell’orchestra a fiati “Harmoniae”/Reggimento delle donne" e ripresa storica di un passato condiviso con lui, nel movimento di sinistra, rievocato dall’Assessora Regionale Silvia Godelli. I luoghi dell' l’impegno sociale tra “compagni”, gli ideali antifascisti e la figura di questo ragazzo “troppo intelligente, troppo scaltro, troppo preparato, troppo in tutto”: Francesco Laudadio, il figlio del '68 per eccellenza. È Felice Laudadio, suo fratello, a far girare la pellicola inaugurale del Festival. Direttore, quest’ultimo, del Bari International Film Festival, ha fatto omaggio della sceneggiatura, rimasta inedita, di “Intifada”, prodotto firmato da suo fratello e del saggio (di Eleonora Zonno) dal titolo “FRANCESCO LAUDADIO tra Politica e Cinema”. Uno spazio al cuore della meridionalità del linguaggio, all’ironia dei dialoghi, alla schiettezza verbale di un artista scomparso a soli 55 anni.
Ce lo ricorda, moderando il dibattito, anche ANNAMARIA FERRETTI, direttora di Antenna Sud (Rete televisiva del Sud Italia) con Gregoretti, Vendola e Godelli (vedi Galleria fotografica in basso). Il Festival, composto da 34 appuntamenti, vanta la presenza di numerose associazioni e cooperative sociali ed i patrocini degli assessorati alla Cultura e al Diritto allo studio e formazione della Regione Puglia, della Provincia di Bari, dei Comuni in cui si svolge, di Apulia Film Commission, dell’Ufficio Pari Opportunità e Non Discriminazione della Regione Puglia, dell’UNAR, della Sezione di Bari della Società Astronomica Italiana, dell’Associazione Nazionale Magistrati, di AMREF, dell’Ufficio del Garante dei Diritti dei Minori e dell’Ufficio del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Puglia, dell’Ordine degli Avvocati di Bari, del CinemaOpera di Barletta.
Domenica 17 giugno invece, è stata la volta di “Del Racconto, l’Antiviolenza”. Un appuntamento per scoprire cosa si nasconde dietro uno dei film più belli di Brian De Palma, per capire da dove nasce la storia di Tony Montana.
Ce l’ha raccontato, in un documentario diretto da Marco Spagnoli, che si intitola appunto “Saviano racconta Scarface”, lo scrittore Roberto Saviano. Del suo Scarface, prima della proiezione del film di De Palma, ci ha parlato anche l’attore Andrea Sartoretti, guest star della serie Romanzo Criminale.
“Del Racconto, il Film”, che lega film, libri e sociale attraverso una serie di temi legati al territorio, ai cittadini, alle istituzioni vede la partecipazione attiva della cooperativa sociale “I bambini di Truffaut” , di Michele Campanella, della libreria ufficiale Culture Club Cafè di Mola di Bari di Domenico Sparno.
Contemporaneamente al Festival “Del Racconto, il Film”, son state inaugurate anche due mostre: “The pig’s war” di Domingo Bombini, una installazione e diverse sculture per dare forma ad una denuncia sociale sul come siamo diventati e su quello che in realtà siamo, e “Frette Metropolitane” installazione di 10 metri in carta pvc gesso plastica di Beppe Ardito