Cronaca

Dedicato a Piero della Francesca. La Leggenda della vera Croce. Il Cibo dell'anima

Sabato 18 luglio dalle 17.30 alle 23.00 nei magnifici Chiostri di San Barnaba a Milano,un evento imperdibile, con una prima mondiale, per promuovere la città toscana  e celebrare un sommo artista
AREZZO 20 LUGLIO 2015 - Un evento nell'evento viene ad illuminare la partecipazione della Regione Toscana alla grande kermesse espositiva in corso a Milano, ed in particolare quella della Provincia e della città di Arezzo, con un grande ed importante "fuori Expo". Nella giornata di sabato 18 luglio p.v., è infatti in programma nella spettacolare sede dei Chiostri Umanitaria di San Barnaba (Via Daverio 5, dalle 17.30 alle 23.00) un impegnativo, serrato e altamente suggestivo programma di eventi tutti dedicati alla città aretina e ad uno dei suoi figli più illustri ed universalmente noti: il pittore Piero della Francesca, titano del pennello, che con la sua opera raffinata quanto enigmatica e soprattutto per la sua messa in opera della prospettiva, segna e rischiara il Quattrocento artistico italiano e l'intera storia dell'arte mondiale.  [MORE]

Il pittore, nato a Sansepolcro, ha dipinto alcune delle sue opere più belle e cariche di sorprendente misticismo proprio sulle pareti di due magnifiche chiese aretine: “La Maddalena” al Duomo e l'emozionante ciclo di affreschi della "Leggenda della Vera Croce" nella Basilica di San Francesco: queste opere, che Arezzo conserva come gioielli in uno scrigno, verranno ora degnamente onorate nella capitale meneghina con due iniziative di spessore, una di queste anche in "prima mondiale".

Il fitto programma che ha per titolo "Piero della Francesca. La Leggenda della vera Croce. Il Cibo dell'anima" (all'interno del ciclo di eventi "Arezzo e le sue vallate. La cultura del buon vivere", dal 14 al 19 luglio nella stessa sede milanese) si apre dunque sabato p. v. alle 17.30, moderato dal giornalista Roberto Messina, con la presentazione a cura del prof. Francesco Solitario, docente di Estetica e Filosofia dell'Arte all'Università di Siena-Arezzo, del fortunato libro “La conchiglia dell’essere. Poesie per Piero della Francesca” di Patrizia Fazzi (Polistampa). Si tratta dell'unica raccolta poetica dedicata a questo sommo artista, un'opera pluripremiata, tradotta in inglese e in spagnolo, che racconta in versi i momenti salienti della "Leggenda" con una chiave di lettura originale ed estremamente penetrante del messaggio spirituale ed etico insito in ogni particolare delle sue opere così perfette e al tempo stesso misteriose. Contestualmente al libro, l'anteprima del Dvd di Patrizia Fazzi “Cuneo di luce”, di recente produzione da parte di "Italian Art Movie", che raccoglie sette splendide poesie dedicate ad altrettante scene del ciclo aretino, con un raffinato sottofondo musicale. Ogni verso è stato accostato puntualmente all'immagine che l'ha ispirato, in un percorso cifrato di gesti, volti, paesaggi, colori, sottolineati dalla voce del grande attore e doppiatore Alberto Bognanni: così, il binomio oraziano "ut pictura poesis", già realizzato nel libro, qui si approfondisce e perfeziona, raggiungendo esiti ancora più ricchi sul piano della percezione artistica ed etica delle opere del genio biturgense, in particolare del messaggio di riscatto e dialogo culturale da lui affidato alle varie scene del ciclo.

Alle 19.30, una piacevole pausa con l’altro inesauribile "poema" di assaggi della cucina aretina...
Alle 21.00, nel Salone degli Affreschi, l'attesa presentazione e proiezione, in anteprima mondiale, del documentario “La leggenda della Vera Croce”, incentrato sul ciclo realizzato da Piero della Francesca ad Arezzo e considerato tra i più importanti della storia dell’arte. Il documentario rende omaggio specificamente a quanti hanno contribuito e collaborato al suo importate restauro nel 2000, ma con la licenza di un “plausibile arbitrio”: grazie all’ausilio di un software e di un gruppo di matematici, grafici e tecnici altamente specializzati, gli affreschi della Cappella Bacci sono stati, infatti, virtualmente ricostruiti e resi fruibili nella stesura originaria dell’artista. Un'operazione condotta con rigore ed amore dal regista romano Alessandro Perrella, noto filmaker di consolidata esperienza, già autore nel 2013 del fortunato docufilm “La Madonna del Parto”.

Il docufilm, realizzato in italiano e in inglese dalla "Italian Art Movie", sarà proiettato in anteprima mondiale e sullo sfondo si potranno ammirare scorci suggestivi di Arezzo incastonati nella sua più significativa manifestazione cittadina: la Fiera dell’Antiquariato. Per la "ricostruzione" degli affreschi, Perrella si è servito di un software di ultima generazione acquistato al MIT di Boston. L'affresco riguardante la “Vittoria di Costantino” è stato il più difficile da "definire" nella sua versione originale, in quanto il più deteriorato. Ma Wolfango Peretti Poggi, un artista novantenne di Bologna, lo aveva ricostruito basandosi su un acquerello eseguito nel 1820 (quando l'affresco aretino era in condizioni molto migliori) da Johan Anton Ramboux e conservato nella "Graphische Sammlung" di Dusseldorf. Con la fortuna che giova agli audaci e la tenacia dei ricercatori, il gruppo di cineasti e lo stesso Perrella hanno ritrovato l'affresco di Poggi a Monte San Savino a casa di Carlo Porciani, amico del pittore bolognese. L'opera, realizzata tra il 1982 e il 1984, misura mt.3,40 x 7,50: un vero "tesoro" per Perrella e compagni, ma anche per tutti gli appassionati d'arte.

Il documentario ha una struttura trasversale e parte dalla teologia francescana in cui la Croce è l’elemento di riscatto e di salvezza dell’uomo. Piero della Francesca realizza una lettura originale della “Leggenda”, attribuendo a Costantino il merito di aver portato definitivamente a Roma la centralità del cristianesimo e riconoscendo nel 1439 a Firenze la sensibilità e il fascino della moda giunta da Bisanzio al seguito della delegazione conciliare, raffigurata nell’incontro della regina di Saba con re Salomone: "si potrebbe dire - spiega lo stesso Perrella - che Piero ha sancito l’attimo in cui è sorto il Made in Italy". Tanti dettagli della genialità di Piero escono a nudo, prepotentemente, nel documentario, a partire dai contenuti "extrapittorici" dell'esemplare umanesimo dell'artista, che sente il bisogno di mettere al centro del mondo l’uomo ("oggi abbiamo la stessa necessità - dice Perrella - l'identico problema, urlato tutti i giorni da Papa Francesco e dagli uomini di buona volontà").

La serata si chiude con l'esibizione dell’Orchestra Sinfonica “Guido d’Arezzo”, una compagine strumentale che si sta rapidamente affermando e che già riempie di sana "energia musicale" la città toscana con i concerti e le master class, e che intratterrà i presenti con brani di Piovani, Schubert, Strauss, Verdi, Beethoven, Puccini e soprattutto eseguendo la colonna sonora originale (musiche di Marco Giustini) del documentario.

L'iniziativa è patrocinata da Regione Toscana, Camera di Commercio e Comune di Arezzo.