Chiesa e Società

Dedicata alle donne per dire loro grazie. Una puntata di Nella fede della Chiesa su Padre Pio TV

 La Giornata internazionale della donna (comunemente definita Festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo. Questa celebrazione si tiene negli Stati Uniti a partire dal 1909, in alcuni paesi europei dal 1911 e in Italia dal 1922.[MORE]


La trasmissione Nella fede della Chiesa, a cura di Don Francesco Cristofaro, in onda tutti i martedì alle 16,00 su Padre Pio Tv, dedicherà a tutte le donne una puntata speciale. A partire dalla lettera di San Giovanni Paolo II del 1996 “Alle donne”, si rifletterà sul ruolo della donna nella storia, nella società, nella famiglia. L’importanza della donna nel cuore di Dio e della Chiesa.


Durante tutta la puntata, sarà trattato il doloroso tema della violenza di genere, del femminicidio, dello stalking. Oggi ci sono dati veramente allarmanti. Dalle violenze subite 8 donne su 10 non hanno il coraggio di denunciare e subiscono in silenzio quella violenza che non potrà mai essere cancellata.
Ospiti di Don Francesco Cristofaro e di Simona Palaia, il teologo Don Giuseppe Comi e docente di morale presso la Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale a Napoli, sezione San Tommaso, la psicologa Dottoressa Assunta Cardamone del Centro antiviolenza “Mondo Rosa” e la bellissima voce di Anna Cristina Marino. Tanti contributi per una puntata da non perdere.


Vi ricordiamo allora tutti gli appuntamenti.
Nella fede della Chiesa, Martedì 7 marzo ore 16 su Padre Pio TV canale 145 del digitale, 852 di Sky, 445 di TVSAT. In replica Mercoledì 8 marzo alle 8,45 e giovedì 9 marzo alle 13,45.


Vogliamo concludere con un omaggio a tutte le donne con quelle parole e quella bellissima lettera datata 1996 di Papa Giovanni Paolo II:


Grazie a te, donna

Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell’essere umano nella gioia e nel travaglio di un’esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.
Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.

Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.
Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l’indispensabile contributo che dai all’elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del “mistero”, alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.

Grazie a te, donna-consacrata, che sull’esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all’amore di Dio, aiutando la Chiesa e l’intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta “sponsale”, che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.
Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.


(Da “Alle donne”, lettera di Giovanni Paolo II, 1996)