Politica
Decreto sblocca cantieri: previste anche telecamere per asili e case di cura per anziani
ROMA, 29 MAGGIO – La risonanza mediatica di alcuni casi di cronaca riguardanti maltrattamenti nei confronti di bambini ed anziani ha provocato una decisa e concreta reazione della politica: le Commissioni Lavori Pubblici e Ambiente del Senato, infatti, in sede di conversione in legge del cd. “decreto sblocca cantieri”, hanno approvato un emendamento con cui si introdurrebbe l’obbligo di installare telecamere a circuito chiuso in tutte le aule delle scuole dell’infanzia e in tutte le strutture di assistenza e cura di anziani e disabili.
In particolare, presso il Ministero degli Interni verrebbero creati due fondi da utilizzare per raccogliere risorse economiche da girare poi agli enti locali o direttamente agli istituti interessati: per i rimanenti mesi del 2019 sarebbe prevista una prima dotazione di circa 5 milioni, mentre l’altro fondo arriverebbe a 15 milioni, da spendere nel periodo 2020-2024.
Il provvedimento è firmato da senatori di quasi tutti i gruppi parlamentari: da LeU alla Lega, passando per PD, M5S e FI. Per questo il ministro per la famiglia Lorenzo Fontana – che ha deleghe anche per la tutela di disabili e minori – ha espresso grande soddisfazione per l’introduzione della nuova disposizione all’interno di un disegno di legge fortemente voluto dalla maggioranza (e di cui lo stesso Salvini ha rivendicato la paternità, parlando di “altra promessa mantenuta per difendere bimbi e anziani”). “È una bella notizia: ritengo che si tratti di una misura utile e importante per la tutela dei minori e delle persone più fragili” – ha dichiarato Fontana – “Ringrazio i senatori, per la sensibilità e lo spirito costruttivo dimostrati, è un bel segnale che su temi così importanti ci sia trasversalità e convergenza dei partiti dei diversi schieramenti”.
Come ha però ricordato Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo dem a Palazzo Madama, l’introduzione delle disposizioni contenute nell’emendamento è come di consueto subordinata all’approvazione del disegno di legge che lo contiene; lo “sblocca cantieri”, però, deve essere ancora esaminato dall’aula del Senato e poi, di nuovo, dalla Camera, dato che al testo originariamente depositato dal CdM sono state apportate alcune modifiche, per cui non è certo che possa riuscire la conversione del decreto legge entro i canonici 60 giorni (la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è datata 19 aprile). Inoltre, si potrebbe verificare il paradosso dell’ostruzionismo dei gruppi di minoranza su un provvedimento normativo contenente un emendamento promosso anche grazie alla loro firma ed approvazione.
Lo sblocca cantieri, infatti, conterrebbe ancora norme fortemente osteggiate dalle opposizioni, in particolare quelle riguardanti modifiche al codice degli appalti. La riforma prevede innanzitutto un innalzamento dal 30 al 50% della soglia massima di ricorso al subappalto di un’opera, nonché la reintroduzione dell’appalto integrato, che darebbe la possibilità di affidare direttamente progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori alla stessa impresa. Verrebbero, inoltre, rimesse in discussione le concessioni autostradali in scadenza anche laddove vi siano stati investimenti del concessionario per la realizzazione di opere, il cui progetto esistente verrebbe semplicemente rimesso a gara. Il decreto, poi, concederebbe alle stazioni appaltanti obbligate a nominare commissari legali di attingere a professionalità esterne all’albo apposito; un commissario ad hoc sarebbe invece previsto per gestire la viabilità siciliana, investendo circa un centinaio di milioni del fondo di sviluppo e coesione territoriale per migliorare le condizioni di una rete viaria che, secondo il ministro Toninelli, “versa oggi in uno stato di spaventoso degrado”. I tecnici del MEF non hanno invece ancora individuato le coperture necessarie per la costruzione di TAV e tunnel del Gran Sasso, ma nel frattempo altri emendamenti sono stati presentati dallo stesso governo e dovranno essere esaminati dalle Commissioni competenti nei prossimi giorni.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: ilsussidiario.net