Economia
Decreto Rilancio. Conte "Proporrò ai ministri decreto legge. ‘Commossa Bellanova’. Video
Decreto Rilancio. Conte "Proporrò ai ministri decreto legge. ‘Le lacrime di Bellanova’
ROMA, 14 MAG - Stop ai Dpcm sulle riaperture. E' in coda alla conferenza stampa sul decreto rilancio che il premier Giuseppe Conte concretizza la sua "mano tesa" alle opposizioni in vista di un'estate incandescente. "Proporrò ai ministri di adottare un decreto legge.
Sarebbe la soluzione migliore per coinvolgere più intensamente il Parlamento e perché siamo in fase di allentamento", spiega il premier al termine di una conferenza stampa fiume in cui, anche sul dl rilancio, il capo del governo lancia una sorta di appello a maggioranza e opposizioni affinché il testo sia "migliorato" in Parlamento. Del resto è la stessa conferenza stampa serale del premier ad essere nel segno della collegialità. In video Conte non compare solo, ma con 4 ministri, ciascuno per una forza di maggioranza: Roberto Gualtieri,
Stefano Patuanelli, Roberto Speranza e Teresa Bellanova. E proprio la ministra per le Politiche Agricole, al centro dell'aspra contesa tra Iv e M5S sulle regolarizzazioni dei migranti, si erge, per un breve tratto della conferenza, a protagonista: quando, descrivendo la norma da lei voluta, si lascia andare alle lacrime.
"Lo Stato è più forte del caporalato", spiega, commossa. E, non a caso, subito dopo Matteo Renzi plaude: "sono fiero e orgoglioso delle battaglie di Bellanova", sottolinea. Le lacrime della ministra non incassano commenti nel M5S, che tuttavia il premier - dopo le frizioni delle ultime ore - "ringrazia" in diretta tv per aver consentito l'approfondimento di alcuni aspetti della norma Bellanova.
Ministra che viene invece attaccata frontalmente da Matteo Salvini: "le sue lacrime della ministra "Fornero 2" per i poveri immigrati, con tanti saluti ai milioni di italiani disoccupati, non commuovono nessuno", attacca il leader5 leghista.
C'è un altro tema, infine, che prende corpo nella conferenza stampa sul dl rilancio, quello di possibili accordi bilaterali tra Paesi Ue sulle rotte turistiche dell'estate. "Non accettiamo accordi bilaterali nell'Ue che possano creare percorsi turistici privilegiati.
Ne ho parlato anche con Ursula von der Leyen,sarebbe la distruzione del mercato unico, saremmo fuori dall'Ue, non lo permetteremo mai", assicura, con evidente risolutezza, Conte. Segno che il tema c'è e rischia di aprire una nuova frattura in Europa, con diversi miliardi in ballo per le Regioni italiane. Regioni che, al momento, non vedono luce verde neanche per i trasferimenti all'interno del Paese. "Sono congelati, in questa fase in cui ci avviamo a una ripartenza pressoché completa potrebbero condizionare una variazione della curva epidemiologica", spiega Conte