Decreto Lavoro: fiducia al Senato. Protesta in aula del M5s

ROMA, 7 MAGGIO 2014 - Il Senato dice sì alla fiducia annunciata in mattinata dal ministro Maria Elena Boschi e posta dall'esecutivo di Renzi sul Decreto Legge Lavoro, che riguarda le norme per i contratti a termine e l'apprendistato. A votare a favore sono stati 158 senatori, mentre i contrari sono stati 122, senza alcuna astensione. Il testo passerà ora alla Camera dei Deputati in terza lettura, per l'ottenimento del via libera definitivo.

Anche in occasione del voto di fiducia per il maxi-emendamento non sono mancate le proteste in aula. La seduta è stata infatti sospesa diverse volte: i senatori del M5s hanno dimostrato il proprio dissenso indossando magliette con la scritta "Schiavi mai" e ammanettandosi fra loro, mentre i parlamentarii della Lega Nord hanno lanciato polemicamente banconote da 80 euro.[MORE]

Con il sì alla fiducia, regge quindi l'accordo con Ncd, dopo che il governo Renzi ha accolto tutte le richieste di modifica portate avanti da Maurizio Sacconi, non senza malumori tra le fila del Pd. I senatori democratici più vicini al sindacato, in particolare, hanno mostrato le proprio epreoccupazioni di fronte al Dl, che sostanzialmente toglie alcuni vincoli legati agli apprendistati, in particolare quello dell'assunzione.

Con il Decreto Poletti, infatti, soltanto le aziende con più di 50 dipendenti saranno tenute a stabilizzare il 20% dei lavoratori prima di poter procedere con nuovi apprendistati. Inoltre, con le nuove modifiche, non esisterà più l'obbligo di assumere a tempo indeterminato per le aziende che superano il limite del 20% di contratti a termine, ma verrà introdotta una sanzione pari al 20% dello stipendo del ventunesimo contratto.

Infine, gli enti di ricerca pubblici e privati, potranno procedere al rinnovo di contratti a tempo detemrinato senza il limite di cinque rinnovi in 36 mesi. La parola passa ora alla Camera, nelle cui mani si trovano le sorti del Dl Lavoro.

Valentina Vitali

(Foto: www.lavitadelpopolo.it)