Politica
Decreto Incandidabilità: no elezioni per chi ha più di due anni da scontare
ROMA, 7 DICEMBRE 2012 – Approvato ieri dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo per le liste pulite, un provvedimento che vieta a chiunque, condannato a più di 2 anni di carcere, di ricoprire “cariche elettive e di governo”. Tale decreto prevede l’incandidabilità, al parlamento e alle cariche di governo, per un candidato soggetto a condanna definitiva a più di due anni di reclusione, anche qualora tale condanna dovesse diventare definitiva durante il periodo di carica.
Un decreto ad hoc per il neo candidato del Pdl, Silvio Berlusconi – che è stato condannato a quattro anni di reclusione, lo scorso 26 ottobre, nel "Processo Mediaset" – e fermamente voluto dal presidente del consiglio, Mario Monti. Non a caso, infatti, i maggiori scontri a sfavore delle “liste pulite” sopraggiungono dal Pdl, dal segretario Alfano che afferma ‹‹ il governo non ha rispettato gli impegni in materia di giustizia ›› e, ovviamente, dal ex presidente consiglio che si sente minacciato da tale proposta. [MORE]
I firmatari – Cancellieri, Severino e Griffi – non accettano remore e annunciano ‹‹ il testo è quello e lo approveremo ››. Il Consiglio dei Ministri ha inoltre concordato che l’eccessivo rapporto degli organi del governo con quelli giudiziari, non ha fatto altro che alimentare un clima di sfiducia, soprattutto nei giovani, un clima che, con tale decreto, si cerca di affievolire.
Erica Benedettelli