Politica
Decreto Dignità, Salvini: "Contento, ma si può fare di più". Di Maio:"No a modifiche su precarietà".
ROMA, 4 APRILE - Il Decreto Dignità è il primo passo concreto della marcia politica del governo del cambiamento, quello che Matteo Salvini definisce “un buon inizio”.
A margine dell’assemblea Ania (Associazione imprese assicurative) il vicepremier dichiara il suo sostegno al nuovo provvedimento sul lavoro, un chiaro affondo all’ormai superato Jobs Act.
“Sicuramente arginare le delocalizzazioni, arginare il gioco d'azzardo e la ludopatia, che sta rovinando migliaia di famiglie, e tentare di mettere mano alla precarietà è un buon inizio” commenta il leader del Carroccio.
Tuttavia, spetterà al Parlamento l’onere di rendere l’atto ancora “più efficiente e produttivo”, sostiene Salvini che afferma: “Occorre fare di più, ma sono contento del lavoro del collega Luigi Di Maio”. [MORE]
È chiaro come con queste parole il ministro degli interni voglia placare le perplessità dei suoi. La stretta ai contratti a termine, in particolare, ha scatenato non poche lamentele da parte degli imprenditori del Nord.
Presente all’evento dell’Ania anche il ministro del lavoro che non fa attendere la sua risposta: “ll Parlamento è sovrano, se le modifiche vanno nell'ottica del miglioramento troveranno nel Movimento 5 Stelle una forza politica disponibile al dialogo. Se invece vogliono annacquare le norme che abbiamo scritto, allora saremo un argine”.
Di Maio, inoltre, si mostra deciso a difendere i tasselli più importanti del provvedimento sui quali non è disposto a fare nessun passo indietro: "Non si arretra sulla precarietà, sulla sburocratizzazione, sulla lotta al gioco d'azzardo e alle multinazionali che delocalizzano dopo aver preso soldi allo Stato", ha concluso.
Rachele Fratini
Fonte immagine: economia.ilmessaggero.it