Politica

Decreto Banche Popolari, il governo pone la fiducia. Il si del Senato

ROMA, 24 MARZO 2015- Il Governo ha posto la questione di fiducia sul decreto legge riguardante la riforma delle Banche popolari. Dalle 19.45 il via alle consultazioni, il voto si attende in serata.[MORE]

AGGIORNAMENTO ORE 20.57: con 155 si e 92 no, il decreto che riforma le Banche Popolari è legge.

LA FIDUCIA E L'ATTACCO AL MINISTRO BOSCHI

La riforma delle Banche Popolari, oggi approdata in Senato, non ha subito modifiche, dopo l'approvazione della Camera. La conferma della "fiducia", già precedentemente annunciata ha provocato notevoli alterazioni nelle opposizioni, le quali hanno alluso alla presenza di un "conflitto di interessi" per il ministro Maria Elena Boschi, in quanto figlia di Pier Luigi Boschi, vicepresidente della commissariata Banca Etruria. Allusione che non ha scomposto il ministro che, in ribattuta, ha dichiarato, "le contestazioni ci sono tutte le volte che noi mettiamo la fiducia, ormai ci siamo abituati".

LE RISPOSTE DI BARETTA: DIBATTITO APERTO SU CRITERI PER "POPOLARI SPA"

Rispondendo agli interventi di Paola Pelino (Fi) e Federico Fornaro (Pd) il sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta ha evidenziato come il dibattito sulle banche popolari e su i criteri che le riguarderanno, in particolare per le "quotate", rimarrà aperto, per poi aggiungere che il decreto legge prevede per il voto nelle nuove popolari Spa "che per i primi 24 mesi venga adottato a maggioranza qualificata". In conclusione ha condiviso la speranza di Mucchetti (Pd) in merito alle banche rischianti la "scalata", affermando l'auspicio che "i 18 mesi assegnati a cui si sovrappongono i 24 per la soglia del diritto di voto siano ben utilizzati dal sistema delle popolari per rendere più maturo il sistema e più competitivo per le sfide che ci attendono".

LA RIFORMA

Si presenta variegata la riforma contenuta nel decreto legge in discussione al Senato, una riforma che annovera variazioni positive per le piccole e medie imprese (PMI), in particolare viene definito il concetto di pmi "innovativa" e estesa, in modo parziale, la normativa sulle "start up innovative". Entrando invece, suntamente, nel merito delle modifiche che coinvolgeranno le Banche Popolari, si prevede una conversione in società per azioni delle 9 maggiori, aventi un bilancio attivo superiore agli 8 miliardi di euro, e il superamento del voto "capitario" dell'assemblea degli azionisti. Per gli utenti che volessero cambiare conto corrente è stabilita una portabilità gratuita che dovrà attuarsi in 12 giorni lavorativi. Sono inoltre previste, per i "dipendenti inadempienti" e per chi occupa ruoli direzioniali o d'amministrazione, multe oscillanti da 5.160 euro a 64.555 euro. 

Fonte foto: valtellinanews.it

Ilary Tiralongo