Politica

Decadenza Berlusconi, scontro sul voto palese

FIRENZE, 16 OTTOBRE 2013-Fumata nera sul voto in Aula riguardante la decadenza di Silvio Berlusconi che non sarà programma nel mese di ottobre. La conferenza dei Capigruppo del Senato ieri ha calenderizzato i lavori
per le prossime settimane: c'è il decreto Imu da mercoledì 23 fino alla fine della settimana, poi l'aula non lavorerà dal 28 al 31 ottobre per la sessione di Bilancio. La spinosa questione del voto sulla decadenza del Cavaliere verrà affrontato solo in seguito.

Un aspetto che fa già discutere è quello sulle modalità di voto. La Giunta per il regolamento, che avrebbe dovuto decidere oggi, si e' aggiornata al 29 ottobre. «Non e' percorribile la strada di una modifica dell'art.113 del regolamento" ha spiegato il senatore Pdl Francesco Nitto Palma. Si tratterebbe di "una modifica che ove attuata sarebbe contra personam».
Il parlamentare democratico Dario Nardella si e' espresso a favore del voto palese: «Credo che il regolamento possa essere interpretato» in questa direzione, ha detto il deputato, che ha poi avvertito, «attenzione a non cambiare i regolamenti di Camera e Senato sulla base di singole persone, bisogna cambiarli per far funzionare meglio il Parlamento».

Dal Pdl Sandro Bondi ha messo in guardia sugli effetti che un voto palese avrebbe sulla coalizione che regge l’attuale esecutivo. «Il fatto che il Pd si dichiari a favore del voto palese, a dispetto del regolamento vigente, della prassi parlamentare e dei principi piu' elementari posti a salvaguardia della libera coscienza dei parlamentari, e' una vergogna e si spiega solo con la volonta' da parte del Pd di mettere in discussione quel minimo di coesione e di rispetto reciproco su cui si puo' fondare una alleanza di governo», ha dichiarato il coordinatore del Pdl.

Anche Pier Ferdinando Casini si è dichiarato contrario a un voto palese: «Puo' essere auspicabile in via teorica un voto palese, ma il regolamento e' chiarissimo ed e' per il voto segreto», ha affermato l'ex presidente della Camera. «E' evidente a tutti che con questo regolamento il voto e' segreto, tanto e' vero che si parla di cambiarlo», ha insistito Casini.

Intransigenza da parte del M5S. Il senatore grillino Maurizio Buccarella ha dichiarato «Non vi necessità di modificare il regolamento. Non è un voto sulla persona ma sullo status di appartenenza al plenum del Senato, ecco perché il voto deve essere palese».

Una decina di attivisti di Avaaz, organizzazione che ha lanciato una raccolta firme online, si sono presentati ieri davanti al Senato, in piazza delle 5 Lune e, tolti i vestiti, hanno protestato contro la pratica del voto segreto. I manifestanti hanno presentato una petizione firmata da 81 mila 324 cittadini a supporto della iniziativa dei grillini per abolizione del voto segreto.[MORE]

Davide Scaglione