De Luca, la Procura di Napoli indaga su ipotesi istigazione voto di scambio
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NAPOLI, 14 DICEMBRE - Secondo quanto si apprende dagli organi di stampa, c'è un'ipotesi di reato, istigazione al voto di scambio, nel fascicolo aperto dalla Procura di Napoli sulle dichiarazioni rese dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di un incontro con circa 300 amministratori locali ai quali chiedeva di darsi da fare per far votare sì al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre. La Procura il 24 novembre aveva aperto un fascicolo, ma senza ipotesi di reato.
Durante l'incontro con gli amministratori locali che si svolse in un albergo di Napoli a ridosso della chiusura della campagna per il referendum confermativo, il presidente della regione si era rivolto alla platea dei 300 sindaci chiedendo loro di inviargli "fax con numeri realistici dei voti per il Sì". "Fate il porta a porta - aveva esortato - e non pensate ad altro".
A destare particolare interesse e a far nascere polemiche anche sui social network sarebbe stata l'affermazione resa da De Luca riguardo l'esempio di "clientela fatta come Cristo comanda" attribuito al sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, invitandolo dunque ad offrire "fritture di pesce" o a portare "sugli yacht" gli elettori in cambio del loro voto.[MORE]
Per De Luca, però non si è trattato altro che di "Una "battuta goliardica". Così ha esordito ieri durante il Consiglio regionale della Campania, dove si è discussa una mozione di sfiducia presentata dall'opposizione di centrodestra, poi respinta dall'aula. Sempre nella giornata di ieri, il pm Buda ha ascoltato il primo testimone, il giornalista Paolo Russo, portavoce del governatore che era presente a quell'incontro tenutosi all'hotel Ramada il 15 novembre scorso.
Luigi Cacciatori
Immagine da blitzquotidiano.it