Politica
De Luca attacca Rosy Bindi: "Fece una cosa infame, da ucciderla"
NAPOLI, 17 NOVEMBRE – E’ bufera sulle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca alla trasmissione Matrix, andata in onda ieri sera. Il governatore campano, in riferimento alla vicenda dell'inserimento del suo nome nella lista degli 'impresentabili' alla vigilia delle regionali, ha attaccato la presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi: «Quello che fece la Bindi è stata una cosa infame, da ucciderla – ha detto - Ci abbiamo rimesso l'1,5%, il 2% di voti. Atti di delinquenza politica. E non c'entra niente la moralità, era tutto un attacco al governo Renzi». [MORE]
Dopo la messa in onda dell’intervista è scoppiata la polemica politica. Solidarietà alla Bindi da parte di tutto lo stato maggiore del Pd, dai vicesegretari Guerini e Serracchiani, al presidente Orfini, che ha chiesto a De Luca di scusarsi. «De Luca farebbe bene a darsi una calmata e a chiedere scusa a Rosy Bindi», ha scritto su Twitter il presidente del Pd.
«Non pensavo che spostandomi in politica avrei sentito delle parole che ero abituato a sentire quando ero Procuratore nazionale antimafia. Io penso che certe cose un rappresentante delle istituzioni non deve pensarle ma nemmeno dirle. Credo che la cosa migliore sia che chieda scusa alla Bindi e che eviti di continuare a imitare Crozza. Così non pensi di costruire consenso e simpatia, ma solamente una rappresentazione di irresponsabilità e arroganza», ha invece commentato il presidente del Senato Pietro Grasso.
Pronta la risposta del governatore campano che ha ribadito «rispetto» alla presidente dell'Antimafia, dichiarando : «con lei non ho alcun problema». De Luca ha poi puntato il dito contro Matrix, riservandosi azioni legali.
«Ci ritroviamo di fronte all'ennesimo atto di delinquenza giornalistica – ha detto - Chiarisco che nell’intervista che ieri ho rilasciato a Matrix nessuna domanda, e tanto meno alcuna risposta, ha riguardato l’onorevole Bindi».
«Al termine della stessa intervista – ha aggiunto- il giornalista ha tirato fuori il suo tablet chiedendomi, mentre gli operatori smontavano i cavalletti delle telecamere, se poteva mostrarmi quanto aveva affermato in una precedente trasmissione l’ospite Vittorio Sgarbi sull’onorevole Bindi. Abbiamo parlato di Sgarbi, e commentato insieme, sorridendo e facendo battute, quel video che non conoscevo».
Il presidente della Regione Campania intende ora verificare «con l'ufficio legale gli estremi della querela a fronte di una evidente violazione della privacy e violenza privata esercitata», definendola «un ennesimo episodio di scorrettezza professionale e di inciviltà». «Per il resto - conclude - la vicenda, grave, di un anno fa è chiusa. Non c’era e non c’è alcun problema con l’onorevole Bindi, nei cui confronti, al di là di ogni differenza politica, riconfermo il mio rispetto oltre ogni volgare strumentalizzazione».
Il conduttore di Matrix, Nicola Porro, ha così replicato alle accuse del Governatore campano: « Apprezziamo il presidente De Luca per la sua schiettezza e originalità. Conoscendo alla perfezione la televisione, il presidente sa che essa non nasconde nulla. Basta rivedere la puntata di Matrix sul nostro sito per verificare che l'intervista non è stata rubata, ma anzi concordata in ora e luogo».
«Ricordo al presidente De Luca che anche Mediaset, a quanto risulta, è dotata di uffici legali – ha aggiunto - Non ci offendiamo se parla di noi in termini di delinquenza giornalistica, siamo certi non lo pensi veramente. Così come siamo certi che non auguri la morte di nessuno, tantomeno dell'onorevole Bindi. Come ha ricordato Vittorio Sgarbi proprio a Matrix, De Luca è il nostro Trump di Salerno».
[foto: gazzettadelsud.it]
Antonella Sica