Di tutto un po'
Francesco De Gregori, uomo nella Rete senza ancora una meta
Francesco De Gregori non è più un uomo nella Rete, senza una meta, come cantava nella sua “L'aggettivo mitico”: da due giorni ha un sito Internet completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti, www.francescodegregori.net .
Un lancio in grande stile per il Principe dei Cantautori, fresco sessantenne, che ha scelto una fugace intervista su Repubblica.tv per presentare il nuovo spazio multimediale dove a far la voce del padrone sono alcuni frammenti di un video registrato durante le prove generali del tour 2011.[MORE]
Sempre e per sempre, Compagni di viaggio (di cui trovate traccia visiva a fine articolo, ndr.) e Tempo reale sono le canzoni scelte tra le tante proposte in queste prime serate live da De Gregori&Band, finalmente liberatosi del fardello del WorkInProgress con Lucio Dalla (nonostante le cento e passa date, pochissimi lavori in corso e tantissima noia) e adesso libero di potersi divertire e far davvero partire quel cantiere aperto della sua immensa discografia.
Per i fans più incalliti, trovano spazio autentiche “chicche” come Ninetto e la colonia, Il panorama di Betlemme, In onda, Cardiologia, Non dirle che non è così, Come il giorno e – the least but not the last – una delle più belle canzoni di De Gregori, quella Bellamore che da quasi vent'anni mancava (colpevolmente) dalle scalette.
Rimettere mano alla Musica, lasciandosi alle spalle (sempre larghe, per carità...) una lunga fase nella quale si è temuto di doverlo ritrovare alla deriva assieme all'ormai decadente giullare bolognese: ci ha messo poco, Francesco, a rispolverare le vecchie carabattole con i suoi fidatissimi amici musicisti che lo affiancheranno anche stasera, al Festival Traffic di Torino dove duetterà con Vasco Brondi (alias Le luci della Centrale Elettrica) e Cristina Donà.
Non si è mai tirato indietro rispetto alle collaborazioni, dai tempi di Fabrizio De Andrè e – ancor prima – del Folkstudio con Venditti fino al tour con Pino Daniele, Fiorella Mannoia e Ron, addirittura chiama sul palco Neri Marcorè.
Niente schemi ma anzi tanta contaminazione, tanta voglia di suonare.
«Sono in un periodo di grande effervescenza – dice in una intervista a La Stampa - proprio ora sto lavorando su una canzone, La testa nel secchio, che non ho mai suonato dal vivo, e che mi piacerebbe inserire nelle scalette del prossimo tour. Sarà un tour molto divertente: ho convinto i miei impresari a portarci in giro per i club, andremo al Vox, al Fuori Orario, a Hiroshima, in quei posti dove passa la musica più viva, e dove c’è un pubblico speciale, esigente, non “addomesticato”. Dopo tanti teatri, dopo un bagno di velluti rossi, sento il bisogno di ritrovare una dimensione, come dire?, più “disordinata”...».
Rientra in quest'ottica la decisione di crearsi uno spazio Internet restaurato rispetto al tristissimo vecchio sito ufficiale, pateticamente fermo al 2009: c'è poco in realtà di veramente nuovo, se non appunto i video delle prove e le date del tour; per il resto i contenuti sono stati presi e messi nel nuovo contenitore, modificandone l'aspetto grafico (nella sezione Notes è riportata a data 4 luglio 2011 una dichiarazione di Francesco risalente al 2005, ndr.).
Alla fin fine non ci si può aspettare meraviglie da chi – per definizione – deve cantare: per brevità chiamato Artista mai come questa volta è una sacrosanta verità.
Teniamoci i fiorellini e le dolci veneri di Rimmel: l'uomo nella Rete (o altri al posto suo) deve forse ancora trovare la meta.
Francesco Corallo