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MONTAZZOLI (CH), 23 MARZO 2013 – ‹‹Se potessi, se non fossi all’obbligo di dimora, mi ricandiderei alle prossime elezioni di maggio›› questa è stata la dichiarazione di Luigi De Fanis, ex assessore alla cultura abruzzese, al programma di Massimo Giletti, L’Arena. Il suo intervento è stato preso in visione dalla Procura, così come le dichiarazioni della sua segretaria, Lucia Zingariello, nella trasmissione di La7.
De Fanis, agli arresti dallo scorso 12 novembre con l’accusa di corruzione e di peculato, non si arrende e aggiunge ‹‹mi candiderei a testa alta: non ho fatto nulla e non c’è la presunzione di innocenza. Dalle mie parti i voti li prenderei›› conclude in diretta dalla sua dimora a Montazzoli (CH). Quanto al contratto, al centro dell’intervento della Zingariello, spiega ‹‹sono caduto dalle nuvole quando ho saputo dei pezzetti del contratto nel cestino della spazzatura: era un foglietto scherzoso, poi ho riconosciuto l’errore››.[MORE]
Il “contratto d’amore” era stato stipulato tra Lucia Zingariello e lo stesso De Fanis. La segreteria in questione ha negato l’esistenza di tale foglio, ma un’intercettazione telefonica ha portato gli inquirenti sulle tracce del contratto, trovato a brandelli in un cestino della spazzatura con le firme di entrambi gli imputati. Nelle sue deposizioni davanti al pm, Giuseppe Belelli, la Zingariello ha fatto menzione del suddetto foglio, più volte modificato prima di essere stipulato. Momentaneamente, la segretaria è senza primo difensore che si è dimesso lo scorso 4 marzo.
De Fanis, intanto, cambia registro e, in conclusione, parla dei suoi “amici” politici, ‹‹sono meravigliato della scarsa attenzione che i miei colleghi politici hanno avuto nei miei confronti, con cui ho condiviso 3 anni di Giunta, anche da parte del presidente Gianni Chiodi, che non mi ha fatto neanche un colpo di telefono››.
Erica Benedettelli
[immagine da blitzquotidiano]