Politica

Ddl: abolizione Province, "è necessario indire un Referendum abrogativo per il bene del Paese"

REGGIO CALABRIA, 9 LUGLIO 2013 – Riceviamo e pubblichiamo nota.
Il Consigliere provinciale Michele Marcianò annuncia che avanzerà una specifica richiesta d’ inserimento nell’ o.d.g. del prossimo Consiglio Provinciale, previsto per giovedì 11 luglio, per indire un referendum abrogativo inerente il Ddl, approvato dal Consiglio dei Ministri il 5 luglio scorso, sull’ abolizione delle Province.
Richiesta che se verrà approvata dal Consiglio provinciale sarà poi trasmessa a tutti i Consigli regionali presenti sul territorio nazionale per indire un referendum abrogativo, per come previsto dall’ art. 75 della Costituzione italiana.
L’assurda cancellazione delle Province – dichiara Marcianò - può essere contrastata, a questo punto, solo con il coinvolgimento popolare.
Questa mia proposta, infatti, scaturisce dalle sensazioni che avverto e leggo quotidianamente tra i cittadini: sono stanchi dell’ inconcludenza della classe politica.
Avviare una riforma di facciata come questa delle Province, che scombussola il sistema costituzionale italiano solo in modo formale, ma ne salvaguarda la sostanza, l’Italia non se lo può più permettere.
E’ impensabile – continua Marcianò - accettare su qualsiasi tema, al di là della querelle sulle Province, interventi confusi per decreto o per legge ordinaria motivati da ragioni di urgenza ed incoerenti con una riforma complessiva delle istituzioni, che creerebbero solo ulteriori conflitti costituzionali e gravi problemi per il governo dei territori. Il Governo deve impegnarsi per provvedimenti condivisi e coerenti con la Costituzione. Gli italiani non possono più sopportare questi interventi spot.
Questa querelle sulle Province sembra interminabile
– prosegue Marcianò – si continua a disquisire dell’inutilità dell’ente, ma ancora nessuno ha spiegato agli italiani come intende ricostruire un sistema istituzionale locale e nazionale che è costruito intorno alle Province.
E’ necessario che su questo tema, sulla riforma delle Province e dell’intero assetto delle istituzioni locali, si apra un confronto serio, che parta dalla Costituzione, e che affronti una questione così importante per il Paese.
Il percorso da intraprendere dovrebbe prevedere una riforma organica e condivisa delle istituzioni, l’unico che può essere perseguito, se vogliamo davvero modernizzare il nostro Paese. Pensare di approvare un Ddl solo sulle Province è ridicolo.
Ma l’ Italia di domani, mi chiedo, come intende disegnare ed amministrare l’ aria vasta? Un semplice interrogativo a cui rispondere, basterebbe guardare il quadro europeo che conta l’ esistenza delle Province quali i Kreise tedeschi, i dipartimenti francesi e le deputazioni spagnole. Se vogliamo dunque effettuare una riforma seria e degna di questo nome occorrerebbe parlare di Province in un percorso di revisione dell’intero titolo V della Costituzione, che oggi configura le Province come istituzioni costitutive della Repubblica.

Mi auguro che le posizioni su questo tema siano diverse almeno in Parlamento – conclude Marcianò – dove il rapporto con i territori e le comunità è più forte e radicato, infatti i parlamentari sono consapevoli dei problemi che il Paese si troverebbe a dovere affrontare con l'eliminazione delle Province e le conseguenze che ne deriverebbero per le comunità.”  [MORE]