Estero
Dazi USA su alluminio e acciaio. Pechino:"Prenderemo misure"
WASHINGTON, 3 MARZO- Dazi del 25% sull'acciaio e del 10% sull'alluminio. Dopo qualche incertezza alla fine Trump ha deciso di andare avanti, costi quel costi. E ha annunciato che la stretta sulle importazioni di acciaio ed alluminio ci sara', come promesso in campagna elettorale.[MORE]
Il Presidente americano ha annunciato che la prossima settimana approverà dazi per proteggere l’industria siderurgica americana, nonostante il rischio di scatenare guerre commerciali globali.
Le reazioni non si sono fatte attendere: l’Unione Europea ha promesso contromisure «nell’arco di giorni», accusando gli Stati Uniti di «sfacciato intervento» per proteggere l’industria americana. «Condanniamo con forza questa misura, che appare come uno sfacciato intervento per proteggere l’industria nazionale americana e non è basata su nessuna giustificazione di sicurezza nazionale».
La Cina ha espresso "grave preoccupazione" sulla politica commerciale Usa che da ultimo ha portato l'amministrazione Trump a decidere nuovi dazi sull'import di acciaio e alluminio. Pur in mancanza di risposte immediate alla mossa americana, il ministero del commercio, in una nota, ha ribadito che Pechino ha adempiuto a tutte le obbligazioni invitando Washington a risolvere le dispute con i negoziati.
La Cina ha esortato gli Stati Uniti “a rispettare le regole del commercio multilaterale e portare contributi al commercio internazionale e all'ordine economico”. I rapporti tra Cina e Usa sono tra quelli bilaterali "più importanti al mondo", e la loro stabilità "interessa non soltanto i due Paesi", ha affermato Zhang Yesui, portavoce del Congresso nazionale del popolo,alla vigilia della sua apertura. L'interscambio commerciale ha superato i 580mld di dollari ed "è normale che ci siamo problemi,ma se gli Usa prendono iniziative contro gli interessi cinesi,allora prenderemo misure necessarie".
Oltre alla vasta gamma di opzioni di risposta economica a sua disposizione, la Cina potrebbe prendere di mira gli interessi geopolitici degli Stati Uniti se Trump intensificasse le tensioni commerciali. La Cina potrebbe, a esempio, rispondere a una campagna commerciale americana più pesante, rallentando la sua cooperazione nell'attuare sanzioni contro la Corea del Nord, una componente chiave della “massima pressione” che l'amministrazione Trump vuole fare per portare Pyongyang al tavolo dei negoziati sui suoi programmi nucleari.
L'annuncio fatto a sorpresa dal presidente americano Donald Trump giovedì scorso, per il quale gli Stati Uniti istituiranno dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio ha sconvolto i mercati azionari, fatto arrabbiare gli alleati degli Stati Uniti in tutto il mondo e suscitato critiche anche dai parlamentari repubblicani, ma se rappresenti l'inizio di una guerra commerciale globale è probabile che dipenda dalla reazione della Cina.
Fonte immagine: affaritaliani.it
Alessia Panariello