Estero
Dazi USA: Pechino è pronta a rispondere alla "guerra commerciale"
PECHINO, 8 MARZO – “Una guerra commerciale non è mai la giusta soluzione, ed in un mondo globalizzato è particolarmente malsano” ma “la Cina produrrà una risposta legittima e necessaria”: le parole del ministro degli Esteri cinese Wang Yi sui dazi Usa non richiedono ulteriori spiegazioni. Pechino non ci sta e medita contromisure.[MORE]
Wang si è pronunciato nel corso di una conferenza stampa a margine dei lavori del parlamento cinese, rispondendo ad una domanda postagli sui rapporti tra Stati Uniti e Cina. Il ministro degli Esteri ha poi sottolineato come il Paese intenda proseguire sulla strada intrapresa, ed ha richiesto un dialogo costruttivo con la potenza americana, per raggiungere una soluzione che dia benefici reciproci.
“Per alcuni” ha poi proseguito Wang “la Cina è pronta a sostituire gli Usa nel mondo, ma questo pensiero è sbagliato alla radice”. L’obbiettivo di Pechino resta infatti la ricerca di uno “sviluppo pacifico”, tenuto conto che “maggiore sarà la crescita cinese, migliore sarà il suo contributo al mondo”, il tutto nell’ottica di una tendenza modernizzatrice che non passa per il “rimpiazzare l’America”.
I dazi promessi da Trump, tuttavia, non preoccupano solo il colosso orientale. Al Wto (organizzazione mondiale del commercio) la Cina ha infatti guidato un gruppo di ben 18 Paesi membri per contrastare le misure annunciate dall’istrionico presidente statunitense, viste da più parti come una minaccia al sistema commerciale globale.
E intanto, più si avvicina l’aumento dei tassi Usa sull’import di acciaio (25%) ed alluminio (10%) - che, stando alle ultime notizie, potrebbero essere sospesi per 30 giorni nei confronti di Canada e Messico in attesa della rinegoziazione dell’accordo di commercio Nafta - più si indebolisce il dollaro: oggi l’euro ha aperto a 1,24 dollari, e anche il cambio Dollaro/Yen è in ribasso a 106. Ma non è tutto.
Da Bruxelles, infatti, la Commissione Europea ha già preparato le contromisure alla mossa di Trump: nel rispetto dei limiti posti dall'organizzazione mondiale del commercio l'Unione ha redatto una lista di prodotti americani di ogni genere (dunque non solo collegati ad acciaio ed alluminio) su cui aumentare i dazi, per un totale di circa tre miliardi di euro. L'elenco è ancora riservato, ma il messaggio politico è chiaro: l'Europa non è disarmata e non resterà a guardare.
Paolo Fernandes
Foto: it.finance.yahoo.com