Estero

Davos: il Presidente degli Stati Uniti si aggiungerà agli altri grandi presenti al vertice

DAVOS, 25 GENNAIO 2018 - Donald Trump è arrivato in Svizzera in mattinata per partecipare personalmente al vertice del World Economic Forum, a bordo di un black hawk dell’esercito svizzero su cui ha volato una volta atterrato con l’Air Force One all’aeroporto di Zurigo. È il secondo presidente americano, dopo Bill Clinton nel 2000, a presenziare in persona alle conferenze.[MORE]

Oggi sono previsti gli incontri con il premier britannico Theresa May e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, mentre in serata parteciperà a una cena con esponenti del mondo del business europeo. I riflettori si accenderanno realmente sul presidente americano domani di fronte a uomini d’affari e banchieri nel festival della globalizzazione, proprio lui che con la globalizzazione fa a pugni. Il 26 gennaio è atteso il suo discorso ufficiale che ripercorrerà i sentieri dell"America first" e delle sue politiche protezionistiche già ampiamente rese note nel corso della sua campagna elettorale e nel suo primo anno di insediamento alla Casa Bianca. Il segretario statunitense al Tesoro, Steve Mnuchin: "Vogliamo un commercio libero, equo e basato sulle reciprocità. Penso sia molto chiaro. Non intendiamo infilarci in guerre commerciali, anche se cercheremo di difendere gli interessi dell'America".

Il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici ha sostenuto: "è un bene che Trump venga qui ad ascoltare la voce di chi auspica un’America aperta e presente nel mondo, che sceglie il multilateralismo e rifiuta il protezionismo. Se da Trump arrivasse un messaggio sulla volontà di rientrare nell’accordo di Parigi sul clima, sarebbe fantastico".

Anche il direttore generale della Wto, Roberto Azevedo, è intervenuto, nel tentativo di mettere in guardia da quella che potrebbe rivelarsi una guerra commerciale, affermando che le decisioni prese solo da una delle parti in causa potrebbero creare un "effetto domino di azioni e ritorsioni che è molto difficile da controllare e riportare indietro".

Da COOPERA, la Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Paolo Gentiloni ha detto: "L'attività di cooperazione è una componente fondamentale delle relazioni internazionali di cui noi oggi abbiamo bisogno. E' il mondo che il Paese vuole e che non vogliamo farci scippare da un ritorno di protezionismi e chiusure nelle singole frontiere".

Fonte immagine The New York Times

Claudia Cavaliere