Davide Casadio replica a Matteo Salvini: "Hitler è morto, in Italia vogliono resuscitarlo"
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ROMA, 28 MAGGIO 2015 - Non si è fatta attendere la replica di Davide Casadio, Presidente dell'Associazione Sinti e Rom in Italia, nei confronti di quanto tuonato quest'oggi da Matteo Salvini, sulla possibilità di "radere al suolo con le ruspe i campi Rom quando la Lega andrà al Governo".
Durante un intervento radiofonico tenuto presso l'emittente universitaria Radio Cusano Campus, Casadio ha dapprima dichiarato che l'incidente avvenuto ieri sera a Roma, sarebbe potuto capitare a chiunque. Per il Presidente si sta strumentalizzando il caso in quanto "quella macchina era guidata da un rom".
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Il Presidente dell'Unione Sinti rincara la dose e pone un duro affondo nei confronti della politica italiana: “Il fatto che di questo incidente siano stati protagonisti i rom diventa uno strumento di campagna elettorale e noi diventiamo uno strumento di politica. Non si fa di tutta l'erba un fascio, questo significa impedire l'integrazione. Prima di parlare bisognerebbe conoscere certe realtà e sapere come funziona"
La frecciata più dura e con un'alta concentrazione di veleno (ndr), Casadio la riserva per Matteo Salvini. In base a quanto ammesso dal Presidente Sinti, posto che "chi guidava quella macchina ha sbagliato deve andare in galera perché è un assassino, ma l'opinione pubblica non può prendersela con una comunità". Per Casadio, però, "Hitler è morto, in Italia vogliono resuscitarlo. Salvini ha resuscitato lo spirito di Hitler in italia. Bisogna ricordare che in Europa sono morti oltre un milione di sinti e di rom nei campi di concentramento".
Luigi Cacciatori
Immagine da sinti-italiani.blogspot.it