Ermini eletto vicepresidente del Csm. Polemiche M5S-PD
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ROMA, 27 SETTEMBRE - Il 58enne David Ermini per due legislature deputato del Pd e avvocato penalista, è stato eletto nuovo vicepresidente del Csm dal plenum di Palazzo dei Marescialli, presieduto dal Capo dello Stato.
Ermini è stato eletto con 13 voti favorevoli alla terza votazione, quando bastava la maggioranza semplice, 11 voti sono andati ad Alberto Maria Benedetti, sostenuto dalla maggioranza di governo e due sono stati gli astenuti. Solitamente per scegliere il vicepresidente del Csm basta una sola votazione perché si raggiunge un accordo precedentemente. Questa volta, invece, si sono create due fazioni contrapposte.
Polemico il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico e vicepremier, Luigi Di Maio, che ha così commentato l’elezione di Ermini su Facebook: “È incredibile! Avete letto? Questo renzianissimo deputato fiorentino del Pd è appena stato eletto presidente di fatto del Consiglio Superiore della Magistratura. Lo hanno votato magistrati di ruolo e membri espressi dal Parlamento. Ma dov'è l'indipendenza? E avevano pure il coraggio di accusare noi per Foa che non ha mai militato in nessun partito. È incredibile. Ermini è stato eletto a marzo, si è fatto 5 anni in parlamento con il Pd lottando contro le intercettazioni: la riforma che abbiamo bloccato era proprio la sua. Ora lo fanno pure presidente. Il Sistema è vivo e lotta contro di noi”.
Scettico anche il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede che su Facebook ha scritto: “Penso che la franchezza sia un valore nelle relazioni istituzionali! Non posso non prendere atto che i magistrati del CSM hanno deciso di affidare la vice presidenza del loro organo di autonomia ad un esponente di primo piano del PD, UNICO POLITICO eletto in questa legislatura tra i laici del CSM. In questi anni, da deputato mi sono sempre battuto affinché, A PRESCINDERE DALLO SCHIERAMENTO POLITICO, il Parlamento individuasse membri laici non esposti politicamente. Una battaglia essenziale, a mio avviso, per salvaguardare l’autonomia della magistratura dalla politica. Evidentemente sta più a cuore al ministro della Giustizia che alla maggioranza dei magistrati. Prendo atto che all’interno del CSM, c’è una parte maggioritaria di magistrati che ha deciso di fare politica! Ovviamente nulla di personale nei confronti del neo eletto vice presidente del CSM, David Ermini, a cui faccio i migliori auguri di buon lavoro. Continuo a credere che il rapporto tra il ministero e il Csm sia fondamentale per il buon funzionamento della giustizia e mi impegnerò sinceramente e serenamente in questa direzione. Ma ci sono atti che hanno un significato politico che non può essere ignorato”.
Il senatore del PD ed ex Presidente del Consiglio, Matteo Renzi su Facebook ha difeso Ermini e ha attaccato Di Maio: “Di Maio urla che l'elezione del VicePresidente del CSM è un complotto di Renzi e del PD”. Renzi ha dato la sua versione dell’accaduto: “David Ermini è stato eletto al CSM anche coi voti del Movimento Cinque Stelle (723 parlamentari!). Oggi Di Maio grida al complotto, ma in Aula lo ha votato anche lui. Un complotto a sua insaputa?”. Il senatore ha continuato: “Ermini è diventato VicePresidente del CSM grazie al voto dei togati. Che a loro volta sono stati eletti dai giudici di tutta Italia. I togati dovevano scegliere tra due professionisti del diritto: uno eletto dal PD, uno scelto dalla Piattaforma Rousseau. Non è pensabile dire che se vince Rousseau è democrazia, se vince uno del PD è complotto”. Inoltre chiede Renzi: “Tutte queste decisioni sono state prese dopo le elezioni politiche del 4 marzo. Data che secondo Di Maio segna la mia fine politica. Dunque: perché mi attacca ancora?”. L’ex-premier ha concluso: “La verità è che Di Maio non è più lucido. Ieri mi ha dato dell'assassino, oggi attacca i giudici italiani. Capisco lo stress di lavorare, specie per chi non vi è abituato. Ma Di Maio dovrebbe ricordarsi che le procedure del CSM sono definite da una Legge Fondamentale che si chiama Costituzione. Continuano ad attaccare le Istituzioni, senza pietà. Bisogna reagire. Perché chi tace è complice”.
Secondo il segretario del PD, Maurizio Martina, quelle del M5S “sono dichiarazioni gravissime da parte di autorevoli rappresentanti di governo sul Csm. Addirittura il ministro della Giustizia. Dimostrano in questo modo di non avere alcun senso dello Stato. Il governo rispetti la Costituzione e l’organismo di autogoverno della magistratura”.
Ermini, appena eletto, forse prevedendo future polemiche, aveva cercato di calmare le acque: ”Ho chiesto la sospensione dell'iscrizione al mio partito perché ritengo che quando si assume un incarico istituzionale si deve avere la possibilità di essere libero”. Il nuovo vicepresidente del Csm aveva dichiarato che chi viene eletto "dismette la propria casacca", e "risponde solo alla legge e alla Costituzione".
Ermini aveva concluso il suo discorso riferendosi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Mi riporto alle parole che lei ha pronunciato in maniera forte durante la cerimonia di insediamento al Csm: la cosa principale è che nessuno di noi, dei cittadini, è al di sopra della legge. Dobbiamo tenere di fronte a noi la legge e la Costituzione. Il presidente della Repubblica è il garante della Costituzione a cui mi rivolgerò in maniera pressante e continua durante il mio mandato".
Successivamente il Presidente della Repubblica aveva fatto gli auguri ad Ermini per il suo nuovo incarico: "Auguri per il suo lavoro. Inizia la nuova pagina del Csm che è un organo collegiale, che porta insieme la responsabilità dei compiti che gli sono assegnati dalla Costituzione".
Fonte immagine: facebook.com
Fabio Di Paolo