Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 30 OTTOBRE 2013 - Nei 46 milioni di telefonate tracciate dagli Usa nel nostro paese tra il 10 dicembre 2012 e l’8 gennaio 2013 rientrerebbero anche quelle del Vaticano.
Lo riferisce il settimanale Panorama, aggiungendo che le intercettazioni dei prelati siano proseguite sino alla soglia del conclave, il 12 marzo 2013, incluse quelle in entrata e in uscita dalla Domus Internationalis Paolo VI a Roma, dove risiedeva il cardinale Jorge Mario Bergoglio.[MORE]
«Non ci risulta alcuna intercettazione e in ogni caso non siamo preoccupati», ha dichiarato padre Federico Lombardi. Tuttavia il sospetto che anche le conversazioni del futuro Papa siano state spiate è fondato, considerando il fatto che Bergoglio dal 2005 era stato messo sotto la lente dell’intelligence Usa come svelato dai rapporti di Wikileaks.
Secondo Panorama le telefonate in entrata e in uscita dal Vaticano e quelle sulle utenze italiane di vescovi e cardinali tracciate dalla National security agency americana sono state classificate secondo quattro categorie: «Leadership intentions», «Threats to financial system», «Foreign Policy Objectives» e «Human Rights».
C’è il sospetto quindi che siano state monitorate anche le chiamate relative alla scelta del nuovo presidente dello Ior, il tedesco Ernst von Freyberg.
(immagine da tesoridiroma.net)
Paolo Massari