Estero
Damasco: bombardata una scuola nel nord del paese, 450 morti tra cui molti bambini
DAMASCO, 21 APRILE 2013 - Ancora strage di sangue, strage di innocenti in Siria, nel villaggio di Jdaidet Al-Fadl, nei pressi di Damasco, dove 450 persone tra le quali molti bambini, sono rimasti uccisi dopo cinque giorni di offensiva da parte del regime siriano. [MORE]
Il villaggio durante questi giorni è stata terra e vittima di violenti scontri che si sono consumati tra ribelli e forze governative, a renderlo noto l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ed i Comitati di Coordinamento Locale. Ancora una volta bambini vittime di una guerra che non ha pietà, che sradica via vite irrompendo nella quotidianità. L'Osservatorio difatti precisa che il bilancio dei morti potrebbe essere molto più alto, questo perché le milizie filo-regime hanno fatto irruzione nel centro abitato e molti cadaveri ritrovati avevano il volto sfigurato, mutilato, ricoperto di sangue.
Civili che oltre della vita vengono privati anche dell'identità, come se servisse a far calare il silenzio, ma non basta occultare un nome per seppellire l'orrore; dietro quei volti sfigurati, quelle identità occultate, rimarrà sempre l'anima di uomini, di gente innocente. Rami Abdel Rahman, direttore dell'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha lanciato un appello: "Chiediamo al Comitato Internazionale della Croce Rossa di inviare una delegazione a Jdaidet Al-Fadl per indagare."
Nel nord del Paese, inoltre, nel villaggio di Jabal Zawyeh, una scuola è stata bombardata a colpi di artiglieria e diversi bambini sono rimasti uccisi, tra le vittime anche 5 insegnanti. A prendere la parola in merito a questa strage, il Segretario di Stato Usa John Kerry, il quale rende noto che "Washingotn destinerà 123milioni di dollari di aiuti non letali".
(immagine da www.rai.it)
Rossella Assanti