Cronaca
Dalle mobilitazioni alla nascita del Comitato Sallusti, intervista esclusiva a Brunella Mainardi
MILANO, 10 DICEMBRE 2012 - Il Direttore de "Il Giornale", Alessandro Sallusti, si trova agli arresti domiciliari per via della condanna per diffamazione. Sono molti coloro che ritengono la pena eccessiva, tanto da mobilitarsi e dimostrare il proprio dissenso nei confronti della sentenza.
Infooggi ha intervistato Brunella Mainardi, insegnante della provincia di Parma, che ha contribuito alla realizzazione delle recenti manifestazioni e che sta lavorando per dare vita, insieme agli altri attivisti, il "Comitato Sallusti".[MORE]
Sig.ra Mainardi, come è nato il gruppo di attivisti?
«Tutto è nato per caso, con una mobilitazione su Twitter il 26 Novembre; quel Lunedì sera ci siamo ritrovati in molti, in rete, a discutere sul "caso Sallusti". Ho lanciato l'idea di una manifestazione per il Venerdì successivo, giorno in cui il Magistrato di sorveglienza doveva decidere se il Direttore avrebbe dovuto scontare la pena in carcere o ai dimiciliari. E così di Tweet in Tweet, la notizia si è diffusa».
Avete ricevuto aiuto da parte dei giornalisti de "Il Giornale" o di altre testate? Ritiene che le iniziative siano sostenute da parte dei colleghi italiani?
«Il Giornale ci ha dato una mano a diffondere la notizia della manifestazione sia sul cartaceo che online. Mi hanno fatto piacere i Re-Tweet "importanti" come quello del Direttore del tg 5 Mimun e di Rita Dalla Chiesa.
Devo dire però che, a parte rare eccezioni, la categoria dei giornalisti non si è mobilitata in massa per il collega Sallusti. Sono convinta che se fosse stato di un'altra parte politica sarebbe scoppiata una rivoluzione di piazza».
Lei ha un ruolo attivo nell'organizzazione delle mobilitazioni: qual è il suo pensiero su quanto è accaduto a Sallusti?
«Quello che mi ha portato ad essere tra gli artefici del "Comitato Sallusti" è il fatto che non posso accettare che da una condanna in 1° grado a 5.000 Euro (di risarcimento, n.d.r.) si sia passati in appello a 14 mesi di reclusione, confermata poi in Cassazione. Non potevo nemmeno accettare che la motivazione della sentenza fosse che il mio Direttore preferito, per un omesso controllo, fosse definito "socialmente pericoloso" con una "spiccata capacità a delinquere". Per me, quelli socialmente pericolosi, sono assassini, stupratori e rapinatori».
Tra le personalità importanti, chi appoggia le vostre iniziative?
«Alla prima manifestazione, sotto la sede de Il Giornale, ho visto la presenza di alcuni politici come per esempio La Russa , la Maiolo, Terzi, Gallera, De Corato».
Ci racconti delle manifestazioni, come si sono svolte? Qual era lo stato d'animo dei partecipanti?
«Sa, noi non siamo abituati a scendere in piazza e quindi è difficile riunire folle oceaniche, ma sotto la sede de "Il Giornale" eravamo emozionati e ci cercavamo, magari sbirciando le foto su Twitter e Facebook. Quando il Direttore è sceso a salutarci è stato un boato di applausi ed incoraggiamenti. Un po' emozionato lo era anche lui».
Vi saranno altre mobilitazioni in futuro? Quali sono i progetti?
«Il "Comitato Sallusti" certo è pronto per altre mobilitazioni perchè non ci rassegnamo a questa sentenza vergognosa ed illiberale».
Ringraziando Brunella Mainardi per la disponibilità, pubblichiamo alcune foto esclusive che ci ha inviato.
Alessia Malachiti