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Dallas, cecchini sparano sulla polizia durante le proteste per la morte di 2 afroamericani: 5 morti

DALLAS - Cinque agenti uccisi e sei feriti, di cui due in gravi condizioni. È questo il bilancio della sparatoria compiuta da alcuni cecchini nel corso di una manifestazione contro le uccisioni di afroamericani, trasformatasi in una strage. 

La sparatoria è avvenuta intorno alle 20.58 ora locale, le 2.58 in Italia di venerdì 8 luglio e il capo della polizia David Brown ha riferito che i cecchini "volevano ferire o uccidere il più alto numero possibile di poliziotti". Tre cecchini hanno sparato da una posizione alta, a ripetizione, colpendo gli agenti alle spalle. Ci sarebbe anche un quarto presunto killer che al momento sarebbe rifugiato in un garage, circondato dalle squadre speciali. Il rappresentante delle forze dell'ordine, al riguardo, ha precisato: "C'è stato un conflitto a fuoco e che ora sono in corso difficili negoziati, perché il sospetto minaccia di far saltare bombe nascoste nel centro città". [MORE]

Le forze di polizia, con l'ausilio dell'Fbi e dei servizi segreti, avrebbero reso noto che due persone sono state arrestate e, secondo quanto appreso dai media americani, i fermati non starebbero collaborando. Tra conferme e smentite, un sospettato si è consegnato spontaneamente dopo che la polizia aveva pubblicato la sua foto sul proprio account Twitter, ma sarebbe stato rilasciato. Secondo le forze dell'ordine, sarebbero diverse le persone coinvolte nell'attacco. Pertanto si ritiene possibile che oltre ai cecchini che hanno sparato dall'alto sugli agenti del corteo, ci siano altri soggetti che potrebbero aver fatto da complici. 

Luigi Cacciatori

Immagine da rainews.it