Politica
D'alema: "Montatura per fare di me il capro espiatorio della sconfitta"
ROMA - "Si tratta di una montatura contro di me. Stanno cercando un capro espiatorio perché pensano che i risultati di domenica non saranno soddisfacenti come vorrebbero". Lo ha dichiarato Massimo D'Alema nella giornata di giovedì 16 giugno al quotidiano La Stampa riferendosi all'articolo pubblicato da Repubblica sulle presunte dichiarazioni dell'ex Premier, inerenti la volontà di appoggiare Virginia Raggi ai ballottaggi di domenica 19 giugno "pur di cacciare Renzi".
Nella categorica ed ufficiale smentita sulle presunte indiscrezioni apparse su Repubblica, Massimo D'Alema si lascia andare ad un duro affondo e afferma: "Pura spazzatura da parte di un house organ del Partito del Nazareno" e rincara la dose: "È una montatura. È una mossa di pura spazzatura da parte di un giornale che perde lettori, così come noi del Pd stiamo perdendo elettori”.
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L'ex Premier, inoltre, ammette di aver affermato "che in caso di vittoria del sì, Renzi ci avrebbe cacciato dal partito", ma sottolinea che "si trattava chiaramente di una battuta, non di una dichiarazione politica. In più - sottolinea - di non aver mai parlato della Raggi".
Piccata e perentoria la conclusione dell'intervista per La Stampa, nella quale Massimo D'Alema dichiara: "Dimostra e conferma il livello di degrado del giornalismo italiano. De Marchis, l’autore dell’articolo su Repubblica, non mi ha mai chiamato: ha telefonato a Massimo Bray, che gli ha detto in maniera inequivocabile che le frasi attribuitemi non erano vere. Scriverle lo stesso è stata dunque una menzogna, che ha come mandanti chi mi vuole adoperare come capro espiatorio".
Luigi Cacciatori
Immagine da senzabarcode.it