Cronaca

Dal palcoscenico alla piazza: cinema e teatri in rivolta

ROMA- "Lo Spettacolo è un patrimonio artistico che attira risorse, a cominciare dal turismo. Ed è un'impresa che dà lavoro soprattutto a giovani e donne", con queste parole Toni Servillo annuncia lo sciopero di domani del mondo della Cultura. [MORE]

L’attore prenderà parte all’assemblea che si terrà presso la Camera del Lavoro di Milano alle 15.00. Al suo fianco: Stephane Lissner,sovrintendente della Scala, Sergio Escobar, direttore del Piccolo, Andrèe Ruth Shamah, Renato Sarti.

Il mondo dello spettacolo torna a far sentire la propria voce in una giornata che vedrà coinvolti cinema, sale da concerto, teatri e circhi, tutti uniti nella protesta contro i tagli alla Cultura.
Il contributo statale al settore raggiungerà, con la nuova finanziaria il minimo storico e una riduzione vicina al 40%.

Gli addetti ai lavori chiedono il ripristino delle agevolazioni fiscali, la legge dello Spettacolo dal vivo e lo stop alla delocalizzazione delle produzioni cineaudiovisive.

Lo sciopero arriva a ridosso dell’incontro degli artisti con il presidente Napolitano per i Premi De Sica e avrà il sostegno di Slc-Cgil, Fist-Cisl e Uilcom-Uil , comprese Agis e Anica