Cultura e Spettacolo
Dal 16 marzo arriva su Netflix “Era ora”
ROMA, 15 MAR.- Manca un giorno all’uscita sulla piattaforma Netflix dell’ultimo film diretto da Alessandro Aronadio, con protagonisti Edoardo Leo e Barbara Ronchi.
La storia prende spunto dal già noto Long Story Short, ma più di un remake, lo stesso regista ama parlare di un make vero e proprio: trarre dal film originale la parte più simpatica e divertente, i salti temporali, e poi andare a riscriverlo completamente. Ed è cosi che è venuto fuori “Era ora”, liberamente ispirato ma con un grande tocco del regista.
Dante (Edoardo Leo) e Alice (Barbara Ronchi) si amano alla follia. Peccato che lui sia la tipica persona a cui una giornata non basta mai, che arriva sempre in ritardo e si barcamena a fatica tra i mille impegni quotidiani di lavoro e vita privata. Succede anche il primo giorno dei suoi quarant’anni, quando Dante si presenta in ritardo di ore alla sua festa di compleanno. A detta sua, la soluzione sembra a portata di mano: se lavorerà abbastanza, magari tra qualche anno sarà riuscito a comprarsi un po’ di tempo.
La trama si infittisce quando l’indomani Dante si sveglia e si ritrova un anno in avanti. Come è possibile che sia già il giorno del suo quarantunesimo compleanno? E come fa Alice a essere incinta di quattro mesi? Cosa ne è stato del resto del suo anno? Ancora peggiore diventerà un altro suo nuovo risveglio: Alice gli mette tra le braccia una bella bambina di qualche mese augurandogli buon quarantaduesimo compleanno, Dante realizza definitivamente di essere stato catapultato in un incubo a occhi aperti: per qualche inspiegabile motivo sta vivendo una vita accelerata, di cui non ha memoria né controllo. Riuscirà a comprendere il valore del tempo prima che la sua vita vada a rotoli? Sofia scoprirà che la verità le è sempre stata taciuta e che Santo nasconde un oscuro passato di affiliato alla 'ndrangheta. Non senza conflitto, la ragazza accetterà un'eredità fatta di furia e violenza e si alleerà con il padre per vendicarsi senza pietà.
Ci si chiede se davvero i due protagonisti, che forse potrebbero rappresentare anche le coppie nella vita reale, abbiano mai davvero vissuto lo stesso tempo insieme. Quante volte si vive l’uno accanto all’altro, senza mai essere davvero sulla stessa lunghezza, o come afferma il regista, “sincronizzati”.
Ecco che allora “Era ora”, diventa una commedia dal filo doloroso, “parla di noi, dei nostri errori, di quello che rischiamo di perdere ogni giorno, di quello che abbiamo lasciato indietro, di quello che abbiamo dimenticato e di quello che non riusciamo a dimenticare. Perché, grazie al cinema, le nostre tragedie di oggi possono diventare le commedie di domani”, conclude il regista Alessandro Aronadio.
Era ora, arriverà su Netflix il prossimo 16 marzo
Maria Antonia Primerano