Cronaca
Da Vincenzo a Matteo Cerami, passando per il MGFF
Soverato ( Catanzaro ) 27 luglio 2011 - “Era prevedibile, con un genitore così, che si facesse strada in questo mondo” oppure “la sua sfortuna, con un genitore così, è vivere artisticamente sotto l’ombra di quest’ultimo”. È il felice, o triste (dipende dai punti di vista), destino dei figli d’arte. La linea sottile tra l’essere acclamato e criticato, tra l’essere definito il degno erede del proprio familiare o il raccomandato privo di talento.[MORE]
E quando sei Matteo Cerami, figlio del grande sceneggiatore Vincenzo, è abbastanza semplice entrare in questo contorto limbo. Eppure, sono bastati pochi minuti in conferenza stampa per apprezzare la vasta conoscenza cinematografica di entrambi, profondamente diversi riguardo il pensiero e la filosofia di vita, figli di tempi anch’essi profondamente diversi. Accomunati, però, nemmeno a dirlo, da una smodata passione per il cinema.
È lo stesso Vincenzo Cerami a parlare del figlio come un ragazzo dalla preparazione impeccabile sul mondo della cinematografia, attribuendosi un unico merito: quello di aver trasmesso a suo figlio l’amore per tutto ciò che ha fatto, sin da quando era un ragazzino.
Matteo Cerami, dopo importanti esperienze in aiuto-regia, è al suo esordio in prima linea nella direzione tecnico-artistica con “Tutti al mare”, proiettato ieri sera per la prima volta in Calabria grazie al Magna Grecia Film Festival. Il pubblico ha riservato a lui ed al maestro Vincenzo una calorosa accoglienza, onorando uno dei più illustri artisti del panorama cinematografico italiano ed una giovane promessa del grande schermo pronta a firmare capolavori con quel cognome che, in passato, ne ha contrassegnati tanti.
Vincenzo Cerami sarà a Soverato sino all’ultima notte di Festival per presenziare all’omaggio a Mario Monicelli, il quale, nel 1977, diresse il film “Un borghese piccolo piccolo” con protagonista Alberto Sordi, tratto dall’omonimo romanzo, il primo della luminosa carriera dello stesso Cerami.
(notizia segnalata da Gianluca Guido)