Cultura e Spettacolo
Da ieri sera la statua di Mike Bongiorno troneggia nel " salotto buono" di Sanremo
SANREMO 16 FEBBRAIO 2013 - Da ieri sera nel " salotto buono" di Sanremo all'angolo tra Via Matteotti e Via Escoffier, a pochi metri dal celebre Teatro Ariston dove ogni anno si svolge il Festival della Canzone italiana ma anche nelle prossimità del Salone delle Feste del Casinò municipale matuziano, ove la massima rassegna canora nazionale emise i primi vagiti e rimase sino al 1975, troneggia una grande statua bronzea, alta circa un metro e novanta, che raffigura l'indimenticato Mike Bongiorno, scomparso da qualche anno, che oggi riposa nel piccolo cimitero di Meina sul lago Maggiore. Mike Bongiorno, presentatore italo- americano, caratterizzò veramente la manifestazione sanremese che presentò undici volte. Solamente Pippo Baudo riuscì a far meglio salendo sul palco del Festival in qualità di padrone di casa per tredici volte e difatti immediatamente dopo il disvelamento della statua del popolare Mike è stato proprio l’uomo di spettacolo catanese ad essere premiato con il trofeo “ Città di Sanremo” alla carriera.
La statua è stata offerta alla città di Sanremo dalla famiglia di Mike Bongiorno e segnatamente dalla moglie Daniela che ieri sera, insieme ai tre figli del presentatore, accompagnata da Fabio Fazio ed alla presenza del rappresentante del Sindaco matuziano e cioè dell’Assessore Fera, alle dieci e mezzo di sera ha inaugurato la singolare opera che sicuramente darà lustro alla cittadina del Ponente ligure che dal 1951, per l'appunto, ospita il Festival della Canzone italiana.
La statua fusa in una fonderia del Vercellese è giunta in riva al Mar Ligure lo scorso sedici Gennaio ed è ora di proprietà del Comune di Sanremo che " l'ha avita a costo zero" come sottolinea il Sindaco Zoccarato. Il popolare Mike ha presentato il suo primo Festival di Sanremo nel 1963 mentre l'ultima volta che ha calcato il palcoscenico del Teatro Ariston è stato nel 1997 quando si presentò a Sanremo con Valeria Marini e Piero Chiambretti. Dovette gestire, con la sua riconosciuta professionalità, anche momenti difficili, il più drammatico del quali fu nel 1967 quando in una stanza del lussuoso Albergo Savoia morì suicida ilcantautore alessandrino Luigi Tenco.
Quell'anno Mike Bongiorno decise che, pur di fronte ad un evento così drammatico, la manifestazione non dovesse fermarsi e per ciò fu molto criticato. Qualcuno giunse persino a sospettare che Bongiorno, comportandosi in siffatto modo, oltre a dimostrare un non comune cinismo intendeva coprire chissà quale retroscena ma poi indagini più approfondite dimostrarono che i sospetti sulla tragica fine del cantatore piemontese vennero alimentate solamente da cattive indagini sul fatto condotte dalla Polizia di Sanremo. Nonostante tali drammatiche circostanze in cui si trovò a lavorare, Mike Bongiorno fu veramente uno dei personaggi " sanremesi" più amati che, dunque, merita a pieno titolo la statua dedicatagli. [MORE]
Sergio Bagnoli