Cultura e Spettacolo
Da Catanzaro a Soriano Calabro: Corteo storico in onore di San Domenico
CATANZARO, 10 NOVEMBRE 2014 - L’arrivo dei frati domenicani in Calabria ha segnato un profondo cambiamento nell’organizzazione religiosa, sociale e culturale di quasi tutta la regione, a partire dal 1401, quando i cenobiti si insediarono stabilmente nella città di Catanzaro, e da qui, tramite padre Vincenzo da Catanzaro, a Soriano Calabro. Padre Vincenzo, infatti, ebbe in sogno un mandato divino: andare a Soriano Calabro per fondarvi un convento. Il frate realizzò questo nel 1510, e nel 1530, poi, avvenne il dono miracoloso: a fra Lorenzo da Grotteria fu consegnata, da tre misteriose donne (La Santa Vergine, Maria Maddalena e Santa Caterina d’Alessandria) la bellissima e miracolosa tela achiropita di San Domenico. Radicato in questa magnifica storia ricchissima di culto e tradizione, dopo tanti secoli, domenica 9 novembre 2014, alle ore 10,30 sul corso trapezoidale di via Roma, in una splendida giornata di sole, il popolo sorianese ha accolto con entusiasmo la Confraternita di San Domenico in Soriano e la comunità di Castiglione del Lago (PG) che hanno partecipato alla celebrazione eucaristica in Santuario con il corteo storico del XVII secolo. Corteo che ogni 7 di agosto (giorno antecedente la festività del Santo Patriarca Domenico di Guzmán) rievoca la processione che i duchi della Corgna, signori di Castiglione, indirono per ringraziare San Domenico dopo il miracolo della guarigione della duchessa Eleonora de Mendoza della Corgna (1638).
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In virtù di tale prodigio operato per intercessione di San Domenico attraverso la Santa Immagine di Soriano, i Duchi e la loro Corte, ogni anno, secondo una tradizione consolidatasi nel tempo, partendo dal Palazzo della Corgna si recano in corteo presso la Chiesa del Santo , per unirsi alla Processione di ringraziamento a cui il popolo partecipa con fede ed entusiasmo. Gli incappucciati della Confraternita di San Domenico, proprio come nel 1638, portano l’immagine del Santo per le vie del paese, effettuando una sosta nella piazzetta retrostante la Chiesa, dove gli ospiti vengono intrattenuti allegramente con canti, balli e giochi rinascimentali.
L’evento rappresenta, in modo molto curato e rigoroso, un momento della storia di Castiglione, per il modo in cui lega questo bellissimo borgo sul Trasimeno a Soriano Calabro e alla sua Celeste Immagine, che da sempre dispensa miracoli e grazie in tutto il mondo. In breve : la contessa aveva una forma di tumore sconosciuto all’epoca. I trattamenti dei chirurghi del tempo, i quali applicavano bottoni roventi sulla carne incancrenita del braccio, non avevano sortito alcun effetto positivo. La contessa non perse però la speranza nella bontà divina e si affidò alla Santa Immagine di Soriano. Pregò con convinzione San Domenico al punto da cospargersi il braccio bendato e ormai destinato all’amputazione, per le caverne createsi all’interno della carne annerita che andava verso la putrefazione, con l’olio che ardeva davanti all’Immagine del Quadro miracoloso. L’indomani, quando i chirurghi tolsero le bende, si trovarono di fronte a un prodigio. La carne non era più annerita ma era diventata rosa, mentre all’interno stava crescendo la carne nuova. Il miracolo era compiuto e la donna non sapeva come ringraziare la santa Immagine di Soriano. Questo è il motivo che unisce questo bellissimo borgo sul Trasimeno a Soriano Calabro, che ha la fortuna di essere ancora oggi meta di fedeli provenienti da tutto il mondo per ringraziare il Santo di Caleruega che da questo piccolo centro ai piedi delle serre vibonesi continua a dispensare grazie e a operare prodigi.
Alle 10 e trenta in punto è partito quindi il corteo storico dei duchi della Corgna, signori di Castiglione. La sfilata con gli abiti del XVII secolo ha incantato i sorianesi presenti sul corso trapezoidale di via Roma. Tutti hanno potuto ammirare pagi, armigeri e ovviamente i nobili signori di Castiglione devoti di san Domenico in Soriano. Uno scrosciante applauso è stato tributato a tutti i partecipanti che hanno recitato attivamente e con convinzione la loro parte, specie colei che ha recitato il ruolo della contessa Mendoza, miracolata da San Domenico. La spiegazione del miracolo davanti alla Santa Immagine di Soriano ha commosso la folla che gremiva la chiesa del santuario. L’applauso tributato dal popolo di Soriano che gremiva la chiesa del santuario è stato il segno che i sorianesi hanno accolto con gioia questa bellissima iniziativa che si è potuta realizzare grazie all’impegno di padre Procopio Giordano che da sempre spende la sua vita per la causa domenicana. Il sogno e l’augurio manifestato da padre Giordano e dal priore della confraternita di Castiglione è poter ritrovarsi a Soriano il prossimo 14 e 15 di settembre per la festa della Calata del Quadro. I Sorianesi, affezionatissimi al frate originario di Guardavalle, ma ormai sorianese di adozione, aspetteranno certamente di vivere questo nuovo incontro all’insegna della fratellanza e del sodalizio che li unisce al Santo Patriarca Domenico. Al termine della messa il corteo si è nuovamente snodato in visita verso le Magnifiche Rovine tra applausi e foto di repoter di tv private e scatti di tanti ragazzi curiosi e felici di immortalare i protagonisti del corteo. La figura di San Domenico ha reso Soriano famoso nel modo.
Non a caso come scrive Jansen: «Il corpo di San Domenico riposa a bologna, ma il suo spirito è a Soriano».
Anna Rotundo