Politica

Cyberbullismo, c'è l'ok della Camera: il testo

ROMA, 17 MAGGIO - La Camera dei deputati ha compiuto un primo passo legislativo nella lotta al Cyberbullismo. E’ stato infatti approvato un testo a riguardo all’unanimità, grazie a 432 favorevoli a fronte di un solo astenuto. Si concretizza così a Montecitorio un importante passaggio in vista di un fenomeno sempre più tristemente alla ribalta del mondo web.[MORE]

Per la prima volta è stata redatta una definizione del ‘cyberbullo’, inteso dal punto di vista telematico. Sarà considerato tale chi effettua forme di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali ai danni di minori. Una definizione parecchio elastica, che prevede dunque una molteplicità di fattispecie punibili e rientrabili nell’alveo del cyber bullismo.

L’identikit del cyberbullo riconduce poi alla tutela del minorenne sopra i 14 anni, che può (oltre allo stesso genitore) richiedere ai gestori dei siti internet o di social media di oscurare, rimuovere o bloccare gli eventuali contenuti entro 48 ore, pena la possibilità per i soggetti indicati di coinvolgere il Garante della Privacy. In tale caso, il Garante provvederà entro 48 ore alla rimozione ‘forzata’.

La norma esclude inoltre dal concetto di “gestore” di un sito access provider, cache provider e motori di ricerca. Anche la scuola in quanto istituzione contribuirà alla lotta circa la problematica: sarà infatti designato un docente di riferimento che si occupi di iniziative contro il cyberbullismo. Cruciale sarà anche la figura dei presidi, che dovranno immediatamente attivare ed informare le famiglie in caso di episodi anomali e riconducibili al fenomeno. Con la scuola collaboreranno anche polizia postale e associazioni adiacenti il territorio.

Altra novità è l’ammonimento del questore in caso non vi sia querela o denuncia, così come già previsto per la fattispecie dello stalking. L’ammonimento consisterà in un richiamo a desistere dal comportamento intrattenuto, con cessazione degli effetti al compimento della maggiore età.

Il governo predisporrà inoltre un piano specifico di azione, ai fini del contrasto e delle operazioni di prevenzione. Si tratterà di un tavolo tecnico, teso anche alla realizzazione di una banca dati in vista del monitoraggio di un fenomeno come detto in espansione. Si tratta pertanto di un primo passo, salutato con soddisfazione dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, che definisce l’attività di Montecitorio come «un primo passo necessario e doveroso». Boldrini ha inoltre rivolto un saluto al dottor Picchio, padre di Carolina Picchio, suicida a 14 anni a causa di episodi legati appunto alla tematica.

foto da: cowinning.it

Cosimo Cataleta