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Cyberattacco: Cina infettati centinaia di migliaia di pc. Giappone, colpiti Hitachi e Nissan
PECHINO, 15 MAGGIO – Il cyberattacco che ha investito le apparecchiature informatiche su scala mondiale è lungi dal terminare. Attualmente sotto il mirino dell’attacco informatico ci sarebbe l’Asia.[MORE]
Secondo quanto riferito dalle autorità cinesi sarebbero circa 18mila gli indirizzi IP infettati dal virus informatico “WannaCry” tipologia ransomware, che cripta i file presenti sul computer, chiedendo un riscatto di alcune centinaia di dollari per effettuare la procedura inversa. L'autorità cinese di vigilanza sul cyberspazio ha diffuso l'allerta, invitando la popolazione di installare o apportare aggiornamenti ai programmi atti a scongiurare attacchi ransomware.
Il presidente Vladimir Putin, in visita a Pechino, ha confermato la notizia che alcune organizzazioni in Russia sono state colpite dal virus, ma senza riscontrare danni significativi. In riferimento alle voci secondo cui il virus "WannaCry" sarebbe stato programmato dall’Agenzia per la sicurezza nazionale Usa e poi rubato da alcuni hacker, Putin ha affermato: “Il virus si ritorce contro chi l’ha creato” e continuando “i servizi segreti dovrebbero essere consapevoli dei rischi”. Intanto, la polizia e diverse autorità governative sono attive per limitare o neutralizzare l'attacco in corso a livello globale, mentre compagnie specializzate come Qihoo 360, Tencent e Kingsoft Security hanno rafforzato i servizi sulla sicurezza.
Un ulteriore attacco, perpetrato nella stessa giornata, ha colpito il Giappone. Nello specifico, Hitachi ha reso noto di aver rilevato su diversi computer alcuni problemi relativi all'invio ed alla ricezione delle email nonché l'apertura dei files. Il colosso aveva riscontrato alcuni problemi ai suoi sistemi nel fine settimana. Ma, l’attacco ad Hitachi non è stato un caso isolato. Altre compagnie nipponiche hanno riscontrato alcune problematiche, tra cui Nissan ed il colosso ferroviario East Japan Railway, dove però i servizi dei treni non hanno subito alcuna conseguenza.
Intanto, in Europa “Non sono state registrate nuove infezioni di ransomware. Questo è un messaggio positivo. Significa che nel fine settimana, con l'allerta dell'attacco su scala globale, le persone si sono attivate per fare gli aggiornamenti per la sicurezza degli apparati", è quanto dichiarato dal portavoce di Europol, Jan Op Gen Oorth, raccomandando di non pagare il riscatto poirché "non c'è alcuna garanzia che il computer venga liberato". È stato accertato che "La Commissione europea non ha notizie che alcuna delle istituzioni o della agenzie Ue siano state colpite da questo attacco", ha dichiarato il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas, e continuando, "è una minaccia in aumento che richiede una risposta coordinata e globale da parte dell'Ue e dei suoi Stati membri”
Immagine da: dazebaonews.com
Caterina Apicella