Cronaca

Curia Catanzaro: seminario su "Formazione integrale dell'Alunno, strategie e strumenti"

CATANZARO, 20 FEBBRAIO 2014 - Formazione integrale dell’Alunno,strategie e strumenti”, questo il tema di un seminario destinato a docenti delle scuole della provincia, svolto mercoledì 19 febbraio nell’Istituto Tecnico “B.Chimirri”, organizzato dall’Ufficio diocesano della Pastorale Scolastica, diretto da Annamaria Fonti Iembo. Le varie tematiche attinenti sono state trattate da Gregorio Mercurio, coordinatore dell’Ufficio scolastico provinciale, dalla dirigente Teresa Rizzo e da don Gino Martucci, direttore dell’Istituto Salesiano di Soverato, oltre che dalla stessa Annamaria Fonti Iembo che ha pure moderato l’incontro.

Come affermava il dottor Mercurio, la Scuola è chiamata ad affrontare oggi una difficile e complessa azione di formazione dei ragazzi, azione spesso ostacolata e resa ardua da un falsato rapporto con le famiglie, più propense a “difendere” ad oltranza i figli piuttosto che ad educare. E’ stato sottolineato che mai come nel tempo odierno è necessario intendere l’insegnamento come una vera e propria missione, per cui occorre fare leva sulla “passione”,”insegnare è affare di cuore”diceva don Milani,onde animare un dialogo docente/allievo, produttivo e positivo.
[MORE]
Del resto non può farsi assolutamente a meno della Scuola,il cui ruolo emerge a forti note dal Rapporto ONU del 2013 sulla Felicità: l’Italia è al 45° posto della graduatoria mondiale rispetto al benessere, alla felicità appunto, dei popoli.La scarsa percezione della disponibilità a donare e ad elargire, la mancanza percepita di generosità, il cattivo rapporto con il sistema del welfare, il basso livello della percezione di libertà nelle scelte ,hanno determinato il declassamento del nostro Paese in questa graduatoria che vede al contrario gli Stati nordeuropei ai primissimi posti. Gli indicatori “spirituali” e “morali”, costituiscono le finalità da raggiungere necessariamente se si vuole una società basata sui fondamenti essenziali del vivere civile.

Quali strategie? Si è ripercorso il sistema della Libertà di insegnamento, sancita a livello costituzionale nell’articolo 33, che assegna il rango elevato a un diritto-dovere che ogni docente è chiamato ad esercitare per il raggiungimento delle alte finalità dell’istruzione ed educazione. La libertà di insegnamento , lungi dall’essere la difesa corporativa di privilegi e interessi esclusivi di una categoria, è chiaramente disciplinata dall’articolo uno del decreto legislativo 297 del 1994, che mette in discussione le varie sfaccettature che la contraddistinguono: capacità di ricerca e innovazione,capacità di sperimentare percorsi e strategie efficaci e coerenti con il tempo presente, capacità di sapersi orientare tra i due poli tra cui essa si deve muovere ,l’autonomia scolastica da una parte e la sussidiarietà dall’altra.

Sono stati quindi presentati i due progetti ,proposti per l’anno in corso a tutte le scuole,uno per la scuola primaria, sul tema”Guidati da Maria, camminiamo e cresciamo con Gesù”, l’altro per i Superiori” Viaggio nel mondo di Gesù:riflessioni e impressioni sull’Amore”. I due progetti sono accomunati da una forte connotazione interdisciplinare e da marcata trasversalità alle altre discipline di insegnamento.Essi si rifanno al Documento ministeriale del 2009 sulla sperimentazione dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, voluto dalla legge 169 del 2008, che obbliga la Scuola a condurre gli allievi di ogni ordine e grado di scuola sul percorso irrinunciabile della formazione integrale.

La formazione integrale , connaturata alla funzione docente, identifica l’insegnante come il “vasaio” provvidenziale che forgia l’argilla, che in sé contiene tutte le potenzialità.Compito difficile,certo, ma affascinante per l’esercizio di una paideia conforme e coerente ai bisogni educativi e formativi dei ragazzi.La persona umana è un insieme, una unità indissolubile di corpo e anima, per cui la formazione non può prescindere dalla cura di entrambe le parti costitutive del soggetto educando. La formazione integrale riguarda lo sviluppo armonico del corpo, dell’anima dell’immaginazione, della ragione,del carattere e dello spirito. Il ragazzo si trova oggi a confrontarsi con decine e decine di agenzie, alcune delle quali inattendibili e false,ma che incidono profondamente nel suo percorso di formazione: da qui la dicotomia tra quanto enunciato dalle norme e dalle direttive nazionali e internazionali e quanto emerge dalla realtà.

Occorre saper dare esempi :ma quali esempi?, dove sono gli eroi da mostrare ai ragazzi?, cosa è educativo?sono domande che attendono risposte adeguate,mentre è indispensabile liberarsi dall’intento competitivo per una cooperazione e riconciliazione col territorio, per una chiarificazione delle finalità e degli obiettivi.In tutto questo gioca un ruolo sostanziale la Famiglia, al cui interno spesso so muovono dinamiche del tutto contrarie alla formazione integrale del ragazzo/a.

E’ stato richiamato a tal fine , l’appello che numerosi esponenti della cultura nazionale hanno rivolto nel 2005 a Bologna sulla necessità dell’Educazione per tutto ilo popolo:”…Si vive come se la verità non esistesse,come se il desiderio di Felicità di cui è fatto il cuore dell’uomo fosse destinato a rimanere senza risposta….Occorre Educare e cioè introdurre nella realtà e nel suo significato”.

Richiamando il libro di don Luigi Giussani, Il rischio educativo, è stato affermato che bisogna mettere a frutto il patrimonio che viene dalla nostra tradizione culturale, che i Maestri siano testimoni credibili che sappiano accompagnare i ragazzi nella realtà, in una verifica piena di ragioni, che insegnino loro a stimare e amare se stessi e le cose. Come ha detto Papa Benedetto,non si tratta di imporre al ragazzo i valori in cui noi adulti crediamo, ma di creare il terreno giusto perché essi valori possano nascere nel suo cuore, nella sua interiorità”. L’Educazione integrale, dunque, deve avere una connotazione formidabile,essere cioè, qualcosa che penetri nel profondo dell’anima e lasci un segno indelebile!

Il Papa della Misericordia, Papa Francesco, ci ha detto a chiare note che la persona umana matura deve essere la risultante della formazione integrale ,e che per ottenere questo, è indispensabile che i docenti siano qualificati e aggiornati,per svolgere il loro prestigioso ruolo, soprattutto quello di comunicare la Parola, per una nuova e ineffabile Evangelizzazione. Evangelizzazione che conduce ad un unico e insostituibile risultato:l’Amore!

Ezio Aceti ha scritto che” ogni Bambino nasce con i cromosomi del padre e della madre, ma anche con i cromosomi di Dio, uno dei quali ci programma per l’Amore!” A questo Amore, come Misericordia, si è fatto appello perché sia concretamente visibile la responsabilità di tutti ad educare le giovani generazioni per un mondo che vogliamo veramente ricreare, non soltanto sperare. 

Notizia segnalata da Curia Catanzaro