Cronaca

Curia Catanzaro: in Duomo si è svolta la celebrazione eucaristica di inizio anno pastorale

CATANZARO, 7 OTTOBRE 2013 - Nel giorno della Dedicazione della Cattedrale, domenica 6 ottobre, si è svolta alle ore 17, in duomo, la solenne celebrazione eucaristica di inizio anno pastorale presieduta dall’arcivescovo metropolita mons. Vincenzo Bertolone. La funzione religiosa si è collocata a vent’anni dall’apertura dei lavori del primo sinodo dell’arcidiocesi di Catanzaro- Squillace, il 6 ottobre del 1993.

Nell’occasione è stata chiusa la fase diocesana del processo di canonizzazione del Servo di Antonio Lombardi (Catanzaro, 1898 – 1950), la cui causa era cominciata esattamente quattordici anni fa, nel 1999, sempre il 6 ottobre. L’iter processuale della causa è stato illustrato da Padre Pasquale Pitari, promotore di giustizia del tribunale ecclesiastico, mentre la vita e le opere del Servo di Dio, sono state esposte dal postulatore don Franco Isabello. In quest’ultima sessione del Tribunale hanno giurato sulla legittimità del lavoro svolto l’arcivescovo Bertolone, il postulatore don Isabello, il promotore di giustizia padre Pitari, il giudice delegato mons. Raffaele Facciolo, il notaio don Marcello Froiio. Il tutto è stato registrato nel verbale di decreto letto dal cancelliere don Giovanni Scarpino.

Sempre ad Antonio Lombardi –le cui spoglie mortali riposano in Cattedrale-, il giorno prima, sabato 5 ottobre, la sezione Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) aveva intitolato il suo gruppo locale.
Durante la celebrazione eucaristica, avviata dai saluti del vicario generale mons. Raffaele Facciolo, l’arcivescovo metropolita ha altresì conferito il ministero del lettorato al seminarista Fabio Pullano ed il ministero dell’accolitato ai seminaristi Diego Menniti, Rosario Greto, Valentino Cubello e Antonio Gatto.
Mons. Bertolone ha incentrato la sua omelia sul senso e sul significato della fede. “Dobbiamo tutti noi riflettere – ha affermato- sulla fede celebrata e vissuta. Gli occhi della fede portano allo sguardo di Dio. E difatti ci sono le orme di Dio sulla sabbia del tempo, tra la storia degli uomini. La fede è una forza inarrestabile, capace di sradicare ciò che è radicato”.

L’arcivescovo sottolinea ancora come la fede sia una “conquista”. “In materia di fede –ha detto- il grande regista è Dio. La fede ci offre il senso del cammino e lo illumina. Bisogna sempre stare attenti a non umanizzare Dio e divinizzare l’uomo. La nostra fede si concretizza nell’amore, cioè nell’impegno di realizzare già da oggi il Regno di Dio”. “La fede –ha aggiunto- è la parte essenziale della nostra vita. A Dio non possiamo dare le briciole”.

Mons. Bertolone ha inoltre ricordato che il 6 ottobre è pure solennità di San Bruno: proprio quest’anno i monaci certosini ricordano i cinquecento anni dal ritorno a Serra, un evento che la curia diocesana sta già programmando di onorare degnamente.

Al termine della funzione religiose è stata consegnata ai fedeli Lettera pastorale dell’arcivescovo per l’anno 2013-2014 sul tema della misericordia e delle sue opere.

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